Antonio Ferrigno, un ingegnere italiano di 54 anni, è stato ucciso in Olanda la vigilia di Natale: l'uomo, secondo quanto riferisce all'ANSA la polizia olandese, è stato ritrovato il 25 pomeriggio sul pavimento di casa sua a Rijswijk, vicino L'Aja, in un lago di sangue e con le mani legate. A scoprire il cadavere sono stati i parenti, che non avendo ricevuto risposta alle telefonate, sono andati a casa dell'uomo per accertarsi che stesse bene. La polizia indaga per omicidio volontario ed è in cerca di testimoni che all'alba del 24, tra le 4 e le 6 del mattino, si trovavano a passare in quella zona, perché potrebbero avere elementi utili alle indagini.
Ferrigno, originario di Cava dei Tirreni, lavorava come esaminatore dell'Ufficio Europeo dei Brevetti in Olanda, ed era un membro molto attivo del Comitato degli italiani residenti all'estero (Comites). Secondo quanto riferisce la polizia, l'uomo viveva da solo e al momento dell'omicidio in casa non c'era nessuno. La moglie, con i due figli, si era trasferita da tempo e tra i due era in corso una procedura di separazione. Il giorno di Natale, nel pomeriggio, il figlio adolescente di Ferrigno, preoccupato per non essere riuscito a trovare il padre al telefono, aveva deciso di andare assieme ad altri parenti e alla sorella fino a casa sua, nei sobborghi residenziali de L'Aja, una zona elegante al confine con il bosco di Rijswijk. E sono stati loro a chiamare la polizia dopo aver visto il corpo del padre a terra in un lago di sangue. Dopo l'autopsia, la polizia ha fatto sapere che si indaga per omicidio, e ha stabilito che la morte risale a un'ora compresa tra tra le 04.00 e le 06.00 del 24 mattina.
A quanto si apprende, non vi sarebbero segni di scasso in casa.Le autorità consolari italiane in Olanda seguono da vicino la vicenda. Lo si apprende da fonti della Farnesina, secondo le quali il consolato è in stretto contatto con la polizia locale.
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