Tra gli inquilini morosi Palazzo Marino trova i Ds

Tra gli inquilini morosi di Palazzo Marino ci sono i Ds. Scoperta messa nero su bianco dal Comune che denuncia «la situazione di morosità della Federazione Ds relativa ad affittanze gestite dal Demanio, che impedisce di procedere alla stipula di un nuovo rapporto contrattuale con detto soggetto».
Già, il botteghino milanese governato dal segretario cittadino Pierfrancesco Majorino avrebbe voluto che l’amministrazione comunale desse in «locazione l’area pubblica di via Vipacco-Fortezza», ovvero quei cinquecento metri quadri antistanti la sede della Quercia e adibiti «a parcheggio utilizzato dai residenti della zona». Area che l’immobiliare Risorgimento srl, società posseduta dai Ds, vorrebbe occupare «per cinque anni» a un canone annuo pari a venticinque euro a metro quadrato e con tanto di recinzione. Motivo? «Consentire l’accesso vigilato alle auto di scorta». Peccato che di mezzo ci sono pigioni d’affitto mai versate nelle casse comunali che, quindi, allontanano questa possibilità su cui, tra l’altro, il consiglio di zona si era espresso negativamente.
«Vogliamo che i residenti abbiano a disposizione nuove aree verdi e quell’area è già destinata a verde primordiale» spiega la consigliera di zona Barbara Calzavara (Fi). E, comunque, osservano dal Comune, «dal momento in cui sarà sanata la morosità, il settore demanio provvederà a riavviare l’istruttoria chiedendo un riesame al consiglio di zona».


Che, ribadisce il presidente del consiglio di zona, Luca Lepore (Lega), «ha una sola linea, quella di chi antepone i diritti dei cittadini a quelli dei partiti e, dunque, pretende che quell’area sia destinata a verde primordiale. Anche se i Ds dovessero pagare gli affitti arretrati».

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