Economia

Insieme in consiglio per la prima volta

Seduta unica per i rappresentanti dei professionisti

Primo passo operativo per il nuovo Albo unico. Si è svolta infatti a Roma, il 20 settembre, la prima riunione congiunta dei due consigli nazionali (ragionieri e dottori commercialisti). Numerosi i punti all’ordine del giorno. «Nel corso della riunione - hanno spiegato i presidenti dei due Consigli nazionali, William Santorelli per i ragionieri e Antonio Tamborrino per i dottori commercialisti - abbiamo iniziato a esaminare tutti gli aspetti operativi che sono legati agli adempimenti concreti da realizzare nei tempi previsti per la creazione della nuova professione. Abbiamo anche ipotizzato la costituzione di specifici gruppi di lavoro la cui composizione verrà meglio definita nei prossimi giorni e che avranno il compito di affrontare nel dettaglio tutti i problemi che devono ancora essere messi a punto». Entrambi i presidenti sottolineano poi «la piena concordanza di idee e la ferma volontà di procedere speditamente per consentire alla nuova professione di operare quanto prima nella pienezza delle sue potenzialità per assistere sempre al meglio delle loro aspettative cittadini, imprese e pubblica amministrazione».
Tra i punti da affrontare, ci sono le nuove competenze per la categoria. La più attesa è certamente la possibilità di prestare assistenza fiscale ai contribuenti che utilizzano il modello 730, fino a ieri monopolio dei Caf. Ma c’è anche l’intervento nell’ambito delle aste giudiziarie, prima riservato ai soli notai e ora esteso, oltreche agli avvocati, anche a ragionieri e dottori. Gli appartenenti a questi ordini saranno infatti autorizzati, a partire dal primo gennaio 2006, ad agire in veste di esperti incaricati delle vendite di beni assoggettati a espropriazione. Il giudice potrà inoltre delegarli, oltre che alla vendita con incanto, anche a quella senza incanto - cioè attraverso busta chiusa - che diventa la principale modalità di vendita, secondo la legge che, il 14 maggio scorso, ha ampliato le competenze previste dal Codice di procedura civile. In realtà, il nuovo codice fa riferimento alle figure professionali previste dall’Albo unico, cioè ai dottori commercialisti e agli esperti contabili: figura, quest’ultima, ancora inesistente. Ma lo stesso decreto legislativo stabilisce che le disposizioni, fino al 31 dicembre 2007, si intendono riferite alle figure professionali attualmente esistenti, ovvero ragionieri e dottori commercialisti.

Per poter operare nel campo delle vendite giudiziarie è però necessario che i professionisti siano inseriti in un apposito elenco; alla domanda d’ammissione - che si può presentare già da ora - va allegato una sorta di curriculum vitae, dove il professionista deve indicare le specifiche esperienze maturate nello svolgimento di procedure esecutive ordinarie e concorsuali.

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