Installazioni e sculture fuori pista

Tra gli eventi di arte contemporanea che costellano le Olimpiadi della Cultura un cenno lo meritano due progetti pensati per l’area dei Giochi. Il primo, al Sestriere, è interamente dedicato alla neve. È il nucleo di «The Snow show», un’esposizione di sette imponenti sculture-installazioni a cielo aperto realizzate con ghiaccio e neve da coppie di artisti e architetti internazionali tra i quali Kiki Smith e Labbeus Woods, Yoko Ono e Arata Isozaki, Jaume Pensa e Norman Foster. La curiosità di queste opere dedicate agli sport invernali, che combinano percorsi artistici simili delle accoppiate artista-architetto, sta nella loro essenza effimera: si scioglieranno con l’approssimarsi della bella stagione.
Il secondo intervento si intitola «Fuori Pista», progetto a cura della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo nella Capanna Mollino a Sauze d’Oulx, a 2.274 metri d’altitudine. L’idea è stata quella di esaltare l’intervento architettonico di Carlo Mollino, attraverso un’esposizione di opere di significativi artisti italiani e internazionali che, alla stregua del grande architetto torinese, hanno puntato alto sull’innovazione. La mostra si articola in due parti: all’esterno è collocata una grande immagine su pvc di 9 metri per 12 di Paola Pivi che rappresenta due zebre in un contesto spiazzante di alta montagna. Sempre all’esterno è posizionata l’installazione The Circle realizzata da Patrick Tuttofuoco in cui cinque cerchi luminosi colorati segnano lo spazio di incontro di energie differenti.


All’interno, al piano terra, le video installazioni di altri artisti affermati, tra cui il video Thaw sui ghiacciai che si sciolgono in Alaska realizzato dal californiano Doug Aitken, e Hockey, un’impressionante partita in uno stadio vuoto, della svedese Annika Larsson.

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