Insulti e sputi in faccia, da oggi tutti in ritiro a Veronello

(...) Da oggi tutti in ritiro a Veronello. Sul sito della Sampdoria si specifica che il ritiro è stato «concordato al fine di cementare lo spogliatoio, non per sfuggire a pressioni ambientali», ma quanto si è visto venerdì sera dopo la sconfitta contro il Varese e ieri alla ripresa degli allenamenti, non possono non aver influito sulla decisione della società. «La pazienza è finita», lo striscione che campeggiava in gradinata Sud. Che non fossero solo parole al vento, lo si è visto a Bogliasco. Già nel primo pomeriggio due blindati dei carabinieri ed uno della polizia, stazionavano sul piazzale. Durante l’allenamento, il centinaio di tifosi presenti ha ricoperto di insulti i giocatori con Bentivoglio, Koman ma anche Piovaccari e Accardi apostrofati a male parole non appena si avvicinavano alle reti di recinzioni. Poi, finito l’allenamento, ecco il caos, quello vero. Bentivoglio preso a sputi in faccia e scortato dalle forze dell’ordine fino alla propria automobile, Koman che allo stesso trattamento, reagisce, replica ai tifosi e viene portato via di forza da agenti e militari, giocatori insultati a più riprese ad eccezione del portiere Romero e del tecnico Iachini. Esce Palombo. Alcuni tifosi lo insultano, altri lo difendono, e si scatena un acceso confronto tra gli stessi tifosi. Il capitano, che ha ribadito di voler rimanere alla Samp nonostante la società se ne voglia liberare, finisce così per dividere la tifoseria. Intanto la classifica dice decimo posto e domenica c’è il Padova.

Meglio lasciare Genova e provare a dare una sterzata a questo campionato che sembra la degna continuazione di quello scorso. Scelte sbagliate, sconfitte, contestazioni e, infine, la retrocessione. C’era una volta «l’isola felice» chiamata Sampdoria. Matteo Basile

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