Insulti Senatùr-Brunetta Bossi: "L'ho chiamato e gli ho chiesto scusa"

Pace fatta tra i due ministri. Il leader della Lega aveva apostrofato Brunetta come "nano di Venezia". Ora arrivano le scuse, ma per paura di contestazioni, il Senatùr rinuncia a un comizio

Insulti Senatùr-Brunetta 
Bossi: "L'ho chiamato 
e gli ho chiesto scusa"

Milano - La lite ministeriale è finita a pacche sulle spalle. Così pare.  Scuse telefoniche di Umberto Bossi a Renato Brunetta. Il leader della Lega Nord ha telefonato al ministro della Pubblica Amministrazione per chiedergli scusa dopo averlo definito "nano di Venezia". Lo ha detto lo stesso Bossi parlando con i giornalisti a Calalzo di Cadore, dove, per paura di contestazioni ha rinunciato a un comizio. "Mi è scappata quella frase - ha spiegato Bossi - e si è offeso. Gli ho telefonato e gli ho chiesto scusa. Lo stimo, ma a volte in politica ci si scalda e le parole scappano". Bossi ha poi ricordato che nell’ultimo consiglio dei ministri Brunetta avrebbe ricevuto una telefonata dalla Banca d’Italia.

"Ha chiesto a Berlusconi se poteva rispondere, che c’era la Banca d’Italia". Ai giornalisti che gli chiedevano chi avesse chiamato il ministro, Bossi ha spiegato che "in Banca d’Italia lavora anche un suo allievo. Potrebbe essere stato lui".

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