Desidero poter dire anche la mia in merito alla polemica sollevata dalla lettera di don Paolo Farinella al Papa, per rimproverarlo dellinvito in Vaticano al non amato Berlusconi. Sono davvero rattristato nel constatare come cristiani patentati, quali si presumomo preti e frati, vogliano interferire -pur non competendogli affatto- nella politica partitica ed esprimere giudizi che esulano dalla loro missione di predicare e praticare lAmore verso Dio e il prossimo, soprattutto quello più lontano, più insultato e meno accolto.
Secondo la mia opinione di attento osservatore, ritengo che debba ricercarsi proprio in questo atteggiamento di molti sacerdoti lattuale disaffezione di tanti praticanti dalle funzioni ecclesiali. Mentre constato, appunto, che i fedeli frequentano sempre la S. Messa festiva o, piuttosto, si recano in altre chiese ove i sacerdoti sono più presenti, più accoglienti e meno dediti allattivismo partitico (pro sinistra naturalmente), per contro non verifico affatto che questa loro missione per le strade e nelle sacrestie produca copiosi frutti e faccia rientrare nelle chiese vuote queste pecorelle smarrite, oggetto della loro evangelizzazione.
Con stima e con i migliori saluti.