Intanto Fiorani va avanti per la sua strada A Lodi altri 1,5 miliardi al servizio dell’Opa

Il fortino assediato di Lodi resiste e il suoi uomini vanno avanti nell’attesa che il giudice Clementina Forleo decida i destini delle azioni di cui la Procura ha disposto il sequestro.
E se anche fosse vero che alcune crepe all’interno della Bpi starebbero emergendo con sindaci e revisori, l’istituto continua a portare avanti l’aumento di capitale. Come da accordi, si apprende da fonti legali e bancarie, arriveranno 1,5 miliardi al servizio dell’Opa e dell’Opas domani, 2 agosto, sui conti di Bnp Paribas, la account banking scelta da Lodi al servizio dell’operazione di aumento di capitale. Il denaro andrà a sommarsi agli altri 1,4 miliardi già in deposito, mentre altri 650 milioni entreranno nella disponibilità della Bpi da altre operazioni verso metà mese. Insomma, Lodi insiste nell’aumento di capitale e dimostra quindi di non sentire le sirene di un possibile compromesso che invece sembrano inviare gli olandesi di Abn Amro e, forse, anche le autorità di controllo italiane alla luce della situazione. In particolare, ora che Amsterdam ha il controllo della gestione della banca, alcuni avanzano l’ipotesi di un compromesso onorevole che potrebbe tramutarsi nella cessione agli olandesi del 40-45 per cento in mano ai concertisti (al prezzo d’Opa e quindi garantendo loro una lauta plusvalenza).


Alla Lodi andrebbero un centinaio di sportelli confinanti con i suoi territori di influenza e Bpi potrebbe anche tenersi Interbanca, che potrebbe essere fusa con Efibanca per creare una banca d’affari attiva soprattutto nell’immobiliare. circostanza che potrebbe ingolosire gli immobiliaristi del concerto.

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