da Milano
Lattesa per i risultati di Intel, il colosso mondiale dei chip per computer, ha condizionato landamento del Nasdaq, che ha chiuso in discesa dopo aver toccato il massimo in sei anni, dopo cioè lo scoppio della bolla di Internet. A Borsa chiusa, Intel ha comunicato i dati relativi al quarto trimestre 2006: dati negativi ma lievemente migliori delle stime. Gli utili sono scesi del 39% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I profitti sono stati pari a 1,5 miliardi di dollari, pari a 26 centesimi per azione. Il risultato è stato lievemente superiore alle attese; gli analisti avevano stimato un utile per azione di 25 centesimi. Il giro d'affari è calato invece del 5%, a 9,7 miliardi di dollari, meglio dei 9,44 miliardi previsti dal consensus, e nella fascia alta delle previsioni dello stesso colosso, che pronosticavano un giro d'affari compreso tra 9,1 miliardi e 9,7 miliardi di dollari.
A pesare è stato soprattutto l'indebolimento della domanda dei consumatori e la concorrenza sempre più accanita della rivale numero uno, Advanced Micro Devices (AMD). Ma sui risultati hanno influito anche altri fattori, tra cui il lancio del nuovo sistema operativo di Microsoft Windows Vista, previsto per la fine del mese di gennaio, che ha rallentato le vendite di personal computer aumentando dunque le giacenze in magazzino del gigante dei chip.
Lanno per il comparto dei semiconduttori non si è rivelato dunque buono. Non è un caso infatti che il titolo Intel (-19%) sia stato uno dei peggiori del listino americano in un anno favorevole per la Borsa come il 2006. Per far fronte ai suoi notevoli problemi, la società guidata da Paul Otellini ha lanciato sul mercato nuovi prodotti e ha mandato in pensione la vecchia linea di chip Pentium rimpiazzandola con nuovi modelli più performanti che permettono di risparmiare le batterie.
Aspettando i risultati ieri il titolo ha chiuso con una perdita dell1,1%, mentre a piazza Affari è stata una buona giornata per un altro produttore, StMicroelectronics, il gigante dei chip franco-italiano, che ha beneficiato della buona performance di Nokia, il suo miglior cliente, e dellindiscrezione pubblicata da un giornale israeliano (ma non confermata dagli interessati) di un possibile accordo con Intel per il comparto memorie flash.
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