Un’Inter baby sperando nella quiete dopo la tempesta

Un’Inter baby sperando nella quiete dopo la tempesta

Avanti con le facce da sbarbati. Quel tanto per tentare di neutralizzare i venti di tempesta. L’ambiente, tifosi e affini, galleggia fra turbolenza e depressione. Il dietro le quinte si nutre di grigiori e qualche dubbio: chi parte e chi arriva? Ranieri per ora è saldo. Branca lavora e scruta il futuro (anche suo). Servono danari e idee per il mercato. Sneijder vuol andarsene, ma difficilmente sarà accontentato. Vendere Milito? E chi lo prende con il suo ingaggio? L’Inter è in un angolo. La classifica di campionato è peggio. Solo la Champions solleva i cuori. E permette qualche battuta. Moratti cerca partners russi? Tronchetti Provera ha confermato con un sorriso: «Certo il futuro prossimo è russo, visto che incontriamo il Cska».
Presidente preoccupato, Ranieri invece lo ha visto sereno. Al solito: punti di vista. Ieri il tecnico ha cercato di spiegare che la partita (inutile ai fini della classifica) contro il Cska deve essere vissuta con spirito altruistico. Ovvero: per portare qualche danaro in cassa alla società(«Faremmo del bene»), perché le italiane tengano botta nel ranking Uefa e infine «per rispondere a noi stessi: con l’Udinese abbiamo preso una bella botta, ma qui c’è gente che sa reagire e rialzarsi». Magari un po’ vecchietta o vecchiotta. Ne seguono tanti problemi. Ieri Stankovic si è fermato per una contrattura. Ranieri spera di recuperare Sneijder e Maicon per sabato. Intanto riproverà i giovani: in conferenza stampa si è portato Faraoni, messo in crisi solo dalla domanda in italo-giapponese di una giornalista! Ha parlato di Alvarez: «Gli ho detto: comincia a preoccuparti quando non mi arrabbierò più con te». Stavolta si fiderà di Coutinho, Obi, forse di Caldirola sorta di oggetto misterioso della difesa. Julio Cesar non è stato convocato, Zanetti ci sarà, la compagnia più attempata verrà distillata. Perché non rinunciarci mai? Il tecnico lo ha spiegato in due parole: «Riconoscenza e rispetto».

E, magari, poche alternative. Pensierino finale dettato da Tronchetti: «Rinforzi? Non vedo in giro grandi campiuoni, noi ne abbiamo già tanti in squadra». Per ora sembrano tanti ex. E i campioni si trovano ancora: basta comprarli. RiSi

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