Jacopo Casoni
da Milano
La firma sul contratto non cè ancora, ma si tratta di una formalità. Luis Figo ha scelto: giocherà nellInter. Ieri pomeriggio, nellufficio del vicepresidente nerazzurro Rinaldo Ghelfi, cè stato lincontro decisivo per il buon esito della trattativa. Da una parte uno dei procuratori dellasso portoghese, dallaltra i due intermediari che hanno seguito la vicenda per conto del club di Massimo Moratti, Ernesto Bronzetti e Giuseppe Titti. Laccordo è stato chiuso alle condizioni contrattuali proposte dallInter. Figo sarà nerazzurro per i prossimi due anni e guadagnerà 3.5 milioni di euro a stagione.
Martedì lormai ex galactico, avuto il via libera dal Real Madrid per condurre in prima persona trattative con altri club, si era recato a Forte dei Marmi, dove Massimo Moratti sta trascorrendo un periodo di vacanza. Lincontro tra il giocatore e il patron ha risolto gli ultimi dubbi del campione lusitano che, rientrato in Spagna per prendere congedo dai suoi compagni e dalla società che è stata sua per cinque stagioni, ha incaricato i propri procuratori di chiudere la trattativa. Ieri, dopo quasi tre ore e mezza di discussioni sugli ultimi dettagli economici, Gabriele Oriali, consulente di mercato del club di via Durini, ha annunciato lavvenuto accordo per il passaggio di Figo allInter. «Figo non è ancora nerazzurro ha dichiarato lex responsabile dellarea tecnica ma potrebbe esserlo domani (oggi, ndr). Lunica cosa che tiene ancora lontana lInter da Figo è la distanza fisica, perchè lui è in Spagna». Tutto fatto, dunque.
Un altro degli obiettivi di questo mercato nerazzurro è stato centrato. Dopo gli arrivi di David Pizarro in cabina di regia, fortemente voluto da Roberto Mancini, e di Walter Samuel, a rinforzare il reparto che più degli altri aveva evidenziato lacune durante la scorsa stagione, ecco quella che può considerarsi la classica ciliegina sulla torta. Luis Figo è un campione, un colpo di quelli che piacciono tanto al patron Massimo Moratti. È un giocatore di carattere, oltre che di grande spessore tecnico. In campo si fa sentire, da compagni, avversari e arbitri, e non tira mai indietro la gamba. Ma soprattutto è un vincente. Quello che serve allInter, insomma.
Luis Felipe Madeira Caelio Figo, più semplicemente Figo, è nato il 4 novembre 1972 ad Almada. La sua carriera è iniziata nello Sporting Lisbona, squadra per la quale ha giocato dal 1989 al 1995. Poi il passaggio al Barcellona, dove vince due titoli spagnoli, una coppa delle Coppe e una coppa del Re. Nel 2000 il trasferimento a Madrid, sponda Real, che fece scalpore sia per la scelta del portoghese di sposare la causa dei rivali per antonomasia del Barça, sia per la cifra sborsata dal presidente delle merengues Florentino Perez per averlo: 120 miliardi di vecchie lire. Proprio lanno del cambio di maglia choc, Luis Figo vince il Pallone doro. Con la maglia dei galacticos mette in bacheca altri due campionati, la Champions League del 2002 e la coppa Intercontinentale. Povera di affermazioni, invece, la sua esperienza nella Nazionale portoghese. Campione del mondo under 20 nel 1991, con la squadra che fu anche di Manuel Rui Costa, non è riuscito a ripetersi con la maglia della selezione maggiore, collezionando solo delusioni. Particolarmente bruciante la sconfitta nella finale dellultimo Europeo, svoltosi proprio in Portogallo, contro la Grecia di Otto Rehhagel.
Adesso lInter. Una nuova avventura che Figo ha voluto fortemente, come dimostra la rinuncia alle pretese economiche accampate allinizio della telenovela che lo ha visto protagonista. Infatti, secondo il quotidiano El Pais, il portoghese non sarebbe stato intenzionato a firmare un contratto a condizioni economiche inferiori rispetto a quelle garantitegli dal Real (6 milioni netti a stagione). Laccordo, invece, è stato raggiunto a cifre molto più ragionevoli, senza concessioni da parte del club nerazzurro. Unica richiesta accolta dagli uomini di mercato dellInter, è quella di non essere iscritto nella lista dei giocatori che potranno disputare il turno preliminare di Champions League contro lo Shakhtar Donetsk.
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