Inter, sì a Milito e Motta Ma il Real è su Mourinho

Sontuosa offerta del Real al tecnico. L’accordo tra Genoa e Inter: Acquafresca da Preziosi al Parma. In rossoblù Viviano, forse Cruz

Inter, sì a Milito e Motta 
Ma il Real è su Mourinho

Andrea Bianchini
Claudio De Carli


In fondo la stagione non è ancora finita: mancano due partite ma con lo scudetto già in tasca Massimo Moratti ha deciso che non c’è tempo da perdere. «Prima c’è da vendere, poi compreremo», aveva detto il numero uno nerazzurro, però erano parole da calciomercato, visto che ieri è stato definito l’accordo che porterà a Milano Diego Milito e Thiago Motta. L’annuncio è di Preziosi, che ha anche aggiunto di aver preso Floccari per 11 milioni.

La nuova Inter insomma è già nata, ma le voci che arrivano da Madrid di un assalto Real a Mourinho mettono i brividi. Il tecnico di Setubal è pronto per andare al Real: Florentino Perez, il futuro presidente, gli ha fatto una proposta irresistibile, ha già acquistato Cristiano Ronaldo, ha messo in preventivo Kakà. Questa mattina il procuratore dell’allenatore andrà da Moratti e gli spiegherà la vicenda. Difficile che il presidente nerazzurro possa ribattere al fascino del Real. Lui, José, è atteso al varco stasera su Sky (ore 20, canale 201) dove sarà ospite di Attenti a quei due di Paolo Rossi e Gianluca Vialli. Ma le indiscrezioni trapelate ieri, nel giorno in cui Javier Zanetti ha presentato la sua autobiografia, sono diventate un colpo basso, dopo la rivoluzione annunciata dal mercato.

In pratica: sulla via tra Milano e Genova si sta svolgendo la gran parte di questa fase di calciomercato. Perché Inter e Genoa hanno praticamente definito il trasferimento di Diego Milito e Thiago Motta in nerazzurro. Con queste clausole: il club di Moratti verserà a quello di Preziosi 15 milioni in contanti più l’intera proprietà di Acquafresca (14 milioni), la metà di Viviano (3,5, l’altra metà resta al Brescia) e la metà di Bonucci (1 milione). Acquafresca verrà però girato al Parma che ne ha acquistato la metà per 7 milioni. E fin qui il primo punto.
Poi: l’Inter ha chiuso per Marko Arnautovic, il talento del Twente che assomiglia tanto (vorrà dire qualcosa?) a Ibrahimovic (10 milioni, più un quinquennale al giocatore a partire da 2 milioni) ed è vicina all’ingaggio di Ricardo Carvalho, preferito a Bruno Alves del Porto per una questione economica: il club dei Dragoni ha sparato una cifra intorno a 25 milioni, Mourinho ha dunque virato sul suo difensore ai tempi del Chelsea. Tanto che - nell’intervista rilascia al quotidiano A bola - aveva fatto capire il tutto: «Non mi interessano giocatori portoghesi, perché in Portogallo non c’è nessuno che mi sembra interessante. Ma non è detto che non prenda un portoghese che gioca all’estero». Infatti.

In più (e ancora) chiuso il capitolo Cruz: il suo procuratore Hidalgo ha cercato di ottenere un rinnovo senza riuscirci, così il Jardinero sarà probabilmente il prossimo attaccante del Genoa. Che ha anche preso dall’Estudiantes - e in comproprietà con l’Inter - il difensore argentino Marcos Alberto Angeleri, previsto in rossoblù nella prossima stagione.

In pratica: mezza squadra in un giorno. E a proposito di questo, alla presentazione del libro di Zanetti c’era Bedi Moratti, la sorella del presidente, che ha parlato dello spinoso caso Ibrahimovic, ieri acclamato dai tifosi a cui Mourinho ha aperto le porte di Appiano Gentile. «Se davvero Zlatan dovesse andare via - ha detto Bedi - mio fratello lo sostituirà più che degnamente, perché vuole fare uno squadrone.

Io mi fido molto di lui e dico ai tifosi di stare tranquilli. Per sostituire uno come Ibrahimovic ci vorrebbe una squadra intera». E se Ibrahimovic davvero dovesse andare a Barcellona, chissà non arrivi una stella assoluta.

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