Intercettazioni, Ghedini: "Faremo denuncia"

Il settimanale l'Espresso pubblica altre conversazioni tra il Cavaliere e l'ex direttore di Rai Fiction Agostino Saccà del settembre 2007. L'avvocato del premier: "Vie legali. Torbida operazione, vogliono modificare il quadro politico uscito dal voto"

Intercettazioni, Ghedini: "Faremo denuncia"

Milano - Nuove intercettazioni sul settimanale "Espresso" relative ad alcune conversazioni tra il premier Silvio Berlusconi, allora capo dell’opposizione, e l’ex direttore di Rai Fiction, Agostino Saccà. Il settimanale pone l'accento sui rapporti tra Berlusconi e un componente dell’Autorità delle Comunicazioni, Giancarlo Innocenzi, e alcune presunte pressioni su "Tex Willer" (soprannome del senatore Willer Bordon), la cui moglie fa l'attrice, per indurlo a lasciare la maggioranza. Ci sarebbero anche brani di conversazioni che riguardano la possibilità di far lavorare in Rai alcune soubrette. Nelle intercettazioni relative direttamente al premier, inoltre, Berlusconi parla dell’attrice Antonella Troise chiedendo di farla lavorare perché "pericolosa". Sono poi riportate altre telefonate a Saccà di Confalonieri, Minoli, Letta, Barbareschi, Costanzo, Moratti, Landolfi e Urbani.

Ghedini: "Faremo una denuncia" "Sull’ultimo numero dell’Espresso, con assoluta tempestività e per l’ennesima volta, si assiste ad un nuovo episodio di violazione di legge con la propalazione di intercettazioni telefoniche di cui è assolutamente vietata la pubblicazione. Provvederemo a depositare al più presto una denuncia alla autorità giudiziaria competente auspicando che indaghi a fondo per scoprire chi ha consegnato tali intercettazioni al settimanale. Quanto accaduto dimostra ulteriormente, se ve ne fosse stata la necessità, l’urgenza delle nuove norme in tema di pubblicazione delle intercettazioni". Lo dichiara Niccolò Ghedini (Pdl), avvocato del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Capezzone: "Aggressione contro il governo" "Quello che accade è ormai evidente a tutti: tra un Csm ispirato anche da magistrati in conflitto di interessi, intercettazioni juke-box sulla linea Napoli-Espresso, e le solite inchieste a orologeria, si sta tentando una complessiva e concertata aggressione giudiziaria contro Silvio Berlusconi, il suo governo e la maggioranza politica liberamente scelta dagli elettori il 13-14 aprile". Lo afferma in una nota Daniele Capezzone, portavoce di Forza Italia. "Ma gli italiani - conclude - non ci cascano: e la maggioranza andrà avanti, con il consenso dei cittadini".

Cicchitto: "Berlusconi aveva ragione" "Come volevasi dimostrare. Riparte dall’Espresso la pubblicazione di intercettazioni riguardanti Berlusconi. È la conferma che Berlusconi ha avuto ragione con le sue denunce". Lo afferma il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto. "Siamo all’inizio di una torbida operazione - sottolinea Cicchitto - i cui obiettivi politici sono quelli di modificare il quadro politico uscito dalle elezioni. È all’opera un nuovo partito della crisi e dell’avventura. Adesso attendiamo i commenti dei giustizialisti da quattro soldi che stanno devastando la vita politica italiana".

Di Pietro: "E' la democrazia" "Le intercettazioni che sono uscite oggi dimostrano l’uso strumentale e personale che Berlusconi fa delle sue funzioni pubbliche". È il commento di Antonio Di Pietro, leader dell’Idv.

"Non finisce nel mirino del settimanale il presidente del Consiglio - dice Di Pietro ai giornalisti - ma finisce nel mirino della democrazia il comportamento di uno che è proprietario di televisioni, fa il presidente del Consiglio e interviene per chiedere favori e ottenere favori dalla Rai come servizio pubblico. Se non è conflitto di interessi questo, qual è?. Non bisogna guardare il dito - conclude - ma la luna: ovvero di un conflitto di interessi e di un abuso di funzione di poteri di questo presidente del Consiglio".

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