Milano - "Se vi è reato venga denunciato, se un uomo politico lo ritiene prenda carta e penna e denunci il reato alla Procura. Io non mi pronuncio". Così il presidente della Corte d’appello di Milano, Giuseppe Grechi, risponde al ministro degli Esteri, Massimo D’Alema, che, ieri, aveva ventilato la possibilità che fossero stati commessi dei reati nella divulgazione mediatica delle intercettazioni telefoniche tra uomini politici e indagati nell’inchiesta sulla vicenda Antonveneta.
Grechi ha poi confermato che, martedì scorso, il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, ha incaricato lui e il procuratore generale, Mario Blandini di svolgere un’inchiesta interna sulla diffusione mediatica delle conversazioni telefoniche. "Se scopriremo le intercettazioni sono state acquisite illecitamente dalla stampa - dice Grechi - faremo denuncia, altrimenti lo farà l’onorevole D’Alema".Intercettazioni, Grechi: "D'Alema pensa a un reato, faccia una denuncia"
Così il presidente della Corte d'Appello di Milano risponde al ministro degli Esteri che ieri aveva parlato di "possibili reati" nella divulgazione delle intercettazioni telefoniche per il caso Unipol
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.