Pubblichiamo ampi stralci della trascrizione originale del colloquio dentro il carcere di Como tra Olindo Romano e Rosa Bazzi dell’8 gennaio 2007 e la prima parte del colloquio avvenuto il 10 gennaio. La trascrizione è stata eseguita dai carabinieri di Como il 28 maggio 2007. L’intercettazione ambientale è stata disposta dal pm Mariano Fadda.
8 gennaio 2007
Rosa: Ma perché ci hanno fatto tutto questo?
Olindo: Ehhhhhhhh...
Rosa: Io glielo ho detto al maresciallo, non siamo andati su noi... noi...
Olindo: Glielo ho detto anche io, glielo ho detto... adesso...
Rosa: Io lo avevo detto che ci dividevano.
Olindo: Non preoccuparti dopo vediamo, non preoccuparti, sii forte... adesso vediamo domani... dopo, come funziona, cosa ci dice l’avvocato, poi resteremo in contatto con l’avvocato, poi decidiamo. Okay?
Rosa: Okay.
(...)
Olindo: Non ti preoccupare, l’importante è non lasciarti andare... e... domani siamo qui e restiamo qui, cosa devi fare? Io ho letto il coso... C’è scritto che quello là mi ha visto...
Rosa: Ma non è vero, non sei salito...
Olindo: Shhh aspetta... C’è scritto che mi ha visto e che ci sono delle tracce di sua moglie sulla macchina. Quelle cose lì ci sono.
Rosa: Sulla macchina???
Olindo: Sì, sulla macchina. Delle tracce.
Rosa: Sulla nostra macchina???
Olindo: Sì!!! Quando verrà l’avvocato, sentiremo bene come stanno le cose. Finché non arriva l’avvocato gli diciamo quello che gli abbiamo sempre detto.
Rosa: Non siamo stati noi...
Olindo: Eh Ciccia... Comunque fatti coraggio, eh.
Rosa: (piange)
Olindo: (parole incomprensibili)... Non piangere... Non piangere... Devi essere forte... Mmh? D’accordo?
Rosa: Voglio morire...
Olindo: Ti devi fare coraggio... Se non ci vediamo ci sentiamo tramite avvocato... Però tu devi farti sempre coraggio, non devi lasciarti andare, non serve a niente. A questo punto siamo arrivati qua, basta, andiamo avanti vediamo com’è (parte incomprensibile) però vabbè cosa devi fare?
Rosa: (continua a piangere)
(...)
Olindo: L’importante è quello, devi essere sempre forte, adesso vediamo il giudice cosa dice, in base a quello che dice poi ci regoliamo, giusto? Adesso resta (incomprensibile)... Cosa devi fare... Cosa... E non continuare a piangere...
Rosa: (incomprensibile)... Io non ce la faccio a stare lontani.
Olindo: Eh lo so, però è così Ciccia... Tanto ci vediamo ancora.
Rosa: Ci lasceranno vedere?
Olindo: Sì, ci vediamo ancora... Non ti preoccupare...
Rosa: (piange, parla ma non si capisce)
Olindo: (...) Tu cerca di ricordarti tutto quello che abbiamo fatto, pensa a tutto quello che abbiamo fatto e tutto... Mm? Tu quando ti senti un pochino triste pensa a quello e vai avanti, non lasciarti andare. Mm? Prometti?
Rosa: Ti voglio bene... Dio come mi manchi.
Olindo: Non ti devi preoccupare... (...) L’importante è che ci siamo noi... Dopo se si portano via tutto non fa niente. Non pensare alla casa a quelle cose là, quelle si possono rifare. Adesso vediamo come va, di cosa siamo accusati... ecc., ecc... Una cosa e un’altra...
Una terza persona entra nella stanza e chiama Olindo, facendolo uscire. Lui saluta ed esce.
Olindo: Non piangere su... Ciao.
Rosa: Ciao.
Una volta rimasta sola Rosa scoppia a piangere.
10 gennaio 2007
Olindo: Ascolta...
Rosa: Sì.
Olindo: Ho parlato con il magistrato.
Rosa: Eh.
Olindo: Lui mi ha detto che se vogliamo far finire questa storia qui...
Rosa: Sì???
Olindo: ... di dire la verità.
Rosa: Ma non c’è niente da dire...
Olindo: Lui mi ha detto così. Io ho pensato... Ho pensato questo...
Rosa: Non c’è niente, Olli, è tutto stato... Una cosa che hanno... Hanno fatto tutto loro, ancora adesso torno a ripeterglielo, glielo ho detto cento volte.
Olindo: Loro mi hanno spiegato la situazione in termini pratici...
Rosa: Ho capito...
Olindo: Mi ha spiegato e mi ha detto che... Loro ci tengono qui perché devono fare ancora delle indagini...
Rosa: Sì.
Olindo: Se per disgrazia trovano qualcosa, ti processano e ti danno l’ergastolo. Se invece confessi, hai le attenuanti e il rito abbreviato. Dici la verità, che la moglie non c’entra niente ti ha fatto solo l’alibi ecc., ecc... E non becchi niente...
Rosa: Ma non è vero, Olli.
Olindo: E io becco le attenuanti e finisce tutta la storia.
Rosa: Non è vero Olli... Non è vero...
(...)
Olindo: Lo so, ma c’è questa prospettiva qui, io adesso devo decidere o continuare così, continuare per 5 o 6 mesi, intanto che loro fanno gli accertamenti...
Rosa: Come stai tu?
Olindo: Io ti dico la verità... Lì dentro non ce... Non ne posso più. (incomprensibile) Sono in isolamento...
Rosa: Anche io...
Olindo: E non... Non so. O se continuare così... Lasciare fare quello che devono fare... E dopo prendere poi quello che si prende... E se non si dice... Si fa la confessione...
Rosa: Ma che cosa c’è da confessare... Non siamo stati noi...
Olindo: Lo so aspetta... Per tagliare le gambe al toro... Metti che sono stato io...
Rosa: Ma quando sei andato su?
Olindo: Non lo so.
Rosa: Dimmi quando sei andato su???
Olindo: Lo so Rosa, ma è per far finire questa storia qui...
Rosa: Ma perché devi dire che non è??? Non è vero niente Olli. Sai che non è vero niente tutta questa cosa... Ancora adesso io lo dico... E torno sempre a ripetere... Ti pesa così tanto?
Olindo: Stare dentro sì.
Rosa: Cosa vuoi fare?
Olindo: Non lo so. Se facciamo così prendiamo anche dei benefici e ce ne andiamo a casa.
Rosa: Ma cosa vado a fare Olli? Vuoi che esco di qua e mi butto sotto un treno?
Olindo: No quello no Ciccia (incomprensibile).
Rosa: (piange) Quanto mi manchi Olli...
Olindo: Anche tu Ciccia... Anche tu Ciccia... Non so neanche io cosa fare... Allora ascoltami Ciccia...
Rosa: Non è vero... (incomprensibile perché piange)... La prego...
Entra personale Arma per prelevare Olindo (...
Olindo: Aspetta Ciccia...
Rosa: Non è vero niente, Olli...
(...)
Olindo: Ma se vogliamo far finire questa storia...
Rosa: Ma non ti pesa?
(...)
Esce dalla stanza. Fine conversazione.
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