«Intercettazioni una schifezza tutta italiana»

Sesso e politica, questo l’incastro della sesta puntata di Tetris in onda ieri sera su La7. In studio si dibatte sulle intercettazioni. Si parte dal caso Sottile-Gregoraci e i toni s’infiammano sui più recenti brogliacci Rai-Mediaset. Ospiti: Bruno Vespa, Filippo Ceccarelli, Mario Adinolfi e Luisella Costamagna. «ll caso Sottile - dice Vespa - dimostra come noi giornalisti possiamo distruggere la vita di una persona. Sottile è stato arrestato, “sputtanato” e prosciolto».
Alla domanda di Luca Telese se il ragionamento si può riferire all’uso delle intercettazioni anche su Vespa in relazione agli ultimi brogliacci Rai-Mediaset, il conduttore di Porta a Porta replica: «Cosa? Sia chiaro nelle sue domande. Del Noce dice soltanto che avrebbe detto che Vespa avrebbe nominato nelle circostanze opportune il “Dottore”, cioè Berlusconi. Mi spiega cosa significa? Lei parla come se io fossi stato intercettato. Calmiamoci. Impariamo il mestiere. Le intercettazioni sono una schifezza! In questo Paese se ne fa un uso illegittimo. L’Italia è l’unica democrazia dove le intercettazioni vengono utilizzate di dritto e di rovescio, spesso in maniera impropria, spesso servono a distruggere le vite delle persone, non aiutano la giustizia, se non in casi clamorosi, e secondo me andrebbero regolamentate in maniera precisa senza nascondere niente, aiutando sempre la giustizia».


Sempre ieri, e sempre a proposito delle intercettazioni Rai-Mediaset, Vespa ha diffuso una nota nella quale informa di avere incaricato gli avvocati di fiducia «di citare in giudizio il giornalista Francesco Merlo e il quotidiano La Repubblica per avere dolosamente e strumentalmente fatto allusioni al mio nome in situazioni alle quali sono completamente estraneo».

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