La Rivoluzione francese. Una donna guida l'Europa, una donna guida l'AntiEuropa. Sull'intesa franco-tedesca sorse l'Unione europea, sul conflitto tra la Francia di Marine Le Pen e la Germania di Angela Merkel rischia di franare l'asse carolingio. Hollande ha un'insospettata capacità di attirare le donne, ma lo stesso non gli succede coi consensi. La lezione di Marine insegna quattro cose. La prima, se è vero come dice Draghi, che chiunque vinca le elezioni poi governa il pilota automatico, il populismo è la richiesta di riprendere il volante, con uomini alla guida e popoli sovrani.
La seconda, si allarga lo scollamento tra l'Europa mediterranea e l'Europa nordica, la Francia capeggia l'ondata e paradossalmente l'unico collante col nord-Europa è il nazional-populismo anti-unione.
La terza, il bipolarismo in Europa sta franando, cresce il Terzo Incomodo e mostra il fallimento dei primi due e la loro omologazione. La quarta, dal dilemma non si esce se non s'include nella partita delle alleanze il Front national. In Italia, in questi anni, è stato Berlusconi a far da ponte tra radicali e moderati.
A tradurre il Fn dal francese abbiamo ora in Italia tre interpreti, uno più grosso ma più estraneo, Grillo, l'altro più omogeneo ma antinazionale, Salvini, la terza, più debole ma più affine, la Meloni, una Le Pen bonsai. Per riprodurre l'effetto da noi, lo sbarco della Marine in Italia, ci vuole la Grande Rabbia popolare, un leader vigoroso e l'orgoglio di una tradizione alle spalle. Noi siamo a metà ingredienti...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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