Non di solo Giovanardi vive il centrodestra. In una giornata di quasi estate la «famiglia» torna sul tavolo della politica. Matteo Renzi sta pagando il suo debito elettorale con le comunità omosessuali. A settembre la legge sulle coppie gay e lesbiche arriva in Parlamento. È un contratto e vale di fatto come un matrimonio.
L'etica è una strana bestia. La politica spesso la considera una questione aristotelica. Alta, nobile, vitale, ma non fa vendere. Non porta cioè voti. Non è così. È lì che si definisce l'identità. È lì che ci si divide, che si litiga, che si alzano bandiere e barricate. Pensate al divorzio, all'aborto, all'eutanasia, agli embrioni, all'idea di famiglia. Sui soldi la politica i compromessi li trova. Sull'etica spesso no.
Berlusconi sulle questioni etiche ha sempre detto che c'è liberta di coscienza. Nel Pdl però a far sentire la propria voce erano soprattutto i cattolici o gli atei devoti. Era, su questi temi, un partito conservatore. Tutelava i valori della tradizione. Giocava per la Chiesa. Il simbolo di questa posizione politica e culturale era ed è Giovanardi. È lui che dava identità al partito. Era una destra di governo, sensibile alle ragioni e alle paure della Chiesa. Attenzione. Questo non significa che Giovanardi sia un bacchettone, un beghino o una macchietta. Le sue posizioni si possono non condividere, ma sono legittime. Le sue idee vanno rispettate e non ridicolizzate nei salotti del pensiero. Oltre Giovanardi esiste, esisterebbe, una destra liberale.
Cosa pensa? Che lo Stato meno mette becco meglio si sta. Ma su una cosa lo Stato è indispensabile: tutelare i diritti dell'individuo. Ai liberali interessa l'uomo. La sua umanità. E qui le cose si complicano. Per esempio sugli embrioni non sono così lontani da Giovanardi. Non per fede, ma perché l'embrione è un individuo. E gli individui non si spazzano via e non si manipolano. La loro paura è che la genetica superi la linea dell'umano. E che l'uomo non sia più umano. È un concetto di laicità diverso da quello della sinistra. La laicità di destra non sostituisce la religione con lo Stato etico. Non sostituisce Dio con la volontà generale, che poi è una minoranza rumorosa.
Se adesso si riaprono i giochi delle questioni etiche ci sono tre risposte da osservare. Il partito di Giovanardi, Ncd, sacrificherà l'etica alle poltrone? I cattolici del Pd seguiranno Renzi nella sua metamorfosi? Liberali e libertari batteranno prima o poi un colpo? Tutti rimandati a settembre.
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