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Altro che tagli: 18 milioni di euro a sette enti che dovevano sparire

Altro che tagli agli sprechi: ben sette enti prima considerati "inutili" ricevono fondi per oltre 18 milioni di euro dal Miur

Altro che tagli agli sprechi, altro che spending review. Mentre il governo Monti dà il via libera ad assumere un'altra vagonata di docenti, presidi e professori universitari, sette enti che fino a qualche giorno fa venivano considerati inutili e sacrificabili per non pesare più sulle tasche degli italiani sopravvivono alla scure dei tagli. Non solo. Per "festeggiarli" il Miur li premia con una nuova iniezioni di soldi: oltre 18 milioni per foraggiare queste realtà che fino a un minuto prima il dicastero dell'Istruzione voleva far saltare.

Nella miriade di enti di cui è composto lo Stato, ce ne sono sette che in questi ultimi mesi l'hanno scampata bella. Fino al giorno prima in cui è stata stilata la bozza del decreto sui tagli alla spesa pubblica, infatti, sarebbero stati accorpati all'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, al Cnr o all'Istituto nazionale di fisica nucleare riorganizzati per l'occasione. E invece nel decreto definitivo sulla spendig review salta tutto: gli enti non vengono tagliati e nemmeno accorpati. Si tratta di istituti di ricerca dipendenti dal ministero dell'Istruzione: l'Istituto nazionale di ricerca metrologica, la Stazione zoologica Anton Dohrn, l'Istituto italiano di studi germanici, l'Istituto nazionale di alta matematica, l'Istituto nazionale di astrofisica, il Museo storico della fisica e l'Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale.

Ma quello che sorprende non è tanto la mancata riorganizzazione. Il 25 luglio, infatti arriva in parlamento per un parere un decreto con il quale il ministro Francesco Profumo concede 125 milioni di euro (il 7% del Fondo ordinario stanziato nel 2011) per "specifici pogetti" di tutti gli enti di ricerca dipendenti dal ministero. Compresi quelli che fino a venti giorni prima venivano considerati "inutili" (o quasi) dallo stesso governo. Così, come rivela ItaliaOggi, 10 milioni e 600 mila euro vanno all'Inadf, 3.983.500 euro all'Inrm, 2.469.800 euro all'Ogs, 963.244 euro alla Stazione zoologica, 280 mila euro all'Indam, 304.500 euro al Museo "Enrico Fermi" e 17mila euro all'Iisg. Per un totale di 18.618.044 euro. La ricerca è importante, per carità. E probabilmente i progetti finanziati sarebbero stati comunque realizzati, tanto che non si può davvero parlare di sprechi.

Ma di certo su questo tema il governo non ha le idee molto chiare.

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