A 19 anni muore al Policlinico dopo una flebo

A suo papà, al telefono, aveva detto di sentirsi meglio. Poi, poco dopo è arrivata un'altra telefonata, dall'ospedale. Una telefonata per dirgli che Luca, suo figlio, 19 anni, aveva avuto una crisi epilettica ed era stato trasferito nel reparto di rianimazione. La corsa al Policlinico di Napoli. E la tragedia: la morte di Luca per cause che, ora, sarà un'inchiesta a stabilire. La famiglia De Carlo ha molti dubbi. E li ha manifestati con una denuncia presentata alla polizia: il sospetto è contro una flebo alla quale Luca era attaccato quando ha avvertito l'ultimo malore. Sulla vicenda anche il ministro della salute Renato Balduzzi ha disposto un'indagine ispettiva per verificare «eventuali difetti assistenziali relativamente alle cure somministrate al giovane durante il breve ricovero ospedaliero». Luca soffriva di una «forma molto severa di diabete giovanile», come spiega il direttore generale del Policlinico, Giovanni Persico. Dall'inizio del mese il 19enne aveva avuto un abbassamento della vista. Gli accertamenti fatti in ospedale avevano evidenziato un'infiammazione del nervo ottico.

Da qui la cura a base di cortisonici a basso rilascio che era stata subordinata ad una terapia di protezione gastrica. Il papà di Luca, Lucio, nella denuncia riporta che a sua sorella «più medici» le hanno detto che «il decesso non era dovuto al diabete, ma ad un arresto cardiaco derivante da iper infusione».

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