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Il 25 aprile e 1° maggio negozi aperti in centro? Sindacati: "No sciopero"

Sindacati sul piede di guerra a Roma e nel Lazio contro le aperture dei negozi il 25 aprile e l’1 maggio. Molti negozianti vorrebbero restare aperti ma...

Il 25 aprile e 1° maggio negozi aperti in centro? Sindacati: "No sciopero"

E' giusto lavorare il 25 aprile e il 1° maggio? La domanda ogni anno si ripropone anche se, a pensarci bene, alcune categorie di lavoratori devono lavorare per forza: pensiamo a medici e infermieri, forze dell'ordine ecc. L'anno scorso lo scontro vide coinvolti il sindaco Renzi (che voleva i negozi aperti) e la Cgil, con Susanna Camusso schierata in prima fila a difesa della giornata del lavoro.

Ora l'epicenttro della polemica è a Roma e nel Lazio, ma è probabile che la polemica si allarghi altrove: i sindacati sono sul piede di guerra contro le aperture nei due giorni festivi. Molti commercianti, approfittando della liberalizzazioni delle aperture, vorrebbero tenere le saracinesche alzate, ma Filcams Cgil Roma e Lazio, Fisascat Cisl Roma e Uiltucs Roma passano al contrattacco proclamando due giornate di sciopero per evitare che commessi e dipendenti siano costretti ad andare a lavoro. "Indiremo uno sciopero in tutto il Lazio e a Roma - spiega Vittorio Pezzotti, segretario generale della Filcams Cgil Roma e Lazio -. Abbiamo chiesto alla Regione di fare un tavolo anche con i Comuni, in primis per la questione di Roma, stabilendo un calendario di domeniche e festività in cui non si deve aprire".

"Ci sono delle feste identitarie in cui riteniamo che si debba rimanere chiusi - afferma Pezzotti -. E poi non è questa la strada per uscire dalla crisi visto che non ci sono vantaggi neppure dal punto di vista degli incassi". E' d'accordo il segretario della Fisascat Cisl di Roma Pietro Ianni. "Riteniamo che in due giornate così particolari non si debba far lavorare dipendenti che hanno una famiglia - sottolinea - È inutile forzare la mano con aperture continue, che non producono un lavoro aggiunto perché tanto il consumo si sposta solo da un giorno all’altro".

Il braccio di ferro

Soprattutto nel cuore di Roma sarà braccio di ferro: molti negozianti, infatti, non vogliono perdersi gli affari per lo shopping dei turisti. Il 25 aprile e l’1 maggio "saremo tutti aperti", annuncia il presidente dell’Associazione via Condotti Gianni Battistoni. "I negozi del centro di Roma si stanno adeguando ai centri commerciali che ormai sono aperti sempre - spiega - e soprattutto in queste giornate di ponte speriamo in una maggiore domanda". Sul malumore dei sindacati Battistoni non ha dubbi: se aprono i centri commerciali, anche nel cuore della città i negozianti vogliono stare aperti "altrimenti - sottolinea - diventa concorrenza sleale". Difficile dargli torto. Ma non tutti sono d'accordo.

Vittorio Banchetti, vicepresidente di Federabbigliamento Roma (che aderisce a Confcommercio), sostiene che la maggior parte dei commercianti, specie nel centro, non vuole restare chiuso. "Io non lavoreròsarò chiuso, ma sono uno dei pochi, una mosca bianca. Complice la crisi, la maggioranza resterà aperto". La pensa esattamente all'opposto Confesercenti Roma: "Noi, come per tutte le festività religiose e civili, siamo contrarissimi alle aperture del 25 aprile e dell’1 maggio", annuncia il presidente Valter Giammaria. "La stragrande dei nostri associati non aprirà - conclude - Oltre al fatto che l’incasso sarà basso, riteniamo che non si possa lavorare 7 giorni su 7: siamo l’unica nazione in Europa ad avere negozi aperti 365 giorni l’anno. A ciò si aggiunge il fatto che nel nostro comparto c’è una maggioranza di donne e aprire nelle festività significa porre anche problemi familiari". Com'è facile intuire il problema è tutt'altro che facile da risolvere. E riguarda aspetti sociali, culturali e politici, oltre che economici.

Ovviamente c'è di mezzo la libertà: degli imprenditori, ma anche dei lavoratori.

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