
Sono iniziate le manifestazioni per il 25 aprile e la prima città a scendere in piazza è stata Torino, con un corteo che ha visto anche la componente studentesca dei soliti collettivi, infiltrata dagli "amici" dei centri sociali e del mondo antagonista, che è sfociato nell'ennesimo scontro con le forze dell'ordine. La manifestazione era cominciata con una fiaccolata ufficiale, alla quale hanno preso parte esponenti di spicco della città, durante le quale dagli antagonisti sono stati scanditi i soliti cori contro il governo, l'Unione europea e Israele. Non sono mancati gli slogan per la Palestina ma nulla di violento è stato fatto durante questa parte di manifestazione.
Al termine della fiaccolata pacifica, lo spezzone studentesco con tutto il suo seguito, compresi i movimenti per la Palestina, si è staccato e per prima cosa sono saliti sul palco, senza autorizzazione, dopo aver sfondato le transenne che ne delimitavano l'accesso. Mentre le autorità stavano lasciando il palco allestito in piazza Castello dove si erano tenuti i discorsi ufficiali, lo spezzone si è avvicinato intonando "Bella ciao" e l'Internazionale mentre la banda della Polizia locale stava eseguendo l'Inno nazionale. Hanno poi dato via a un corteo che è entrato inevitabilmente a contatto con il cordone delle forze dell'ordine quando hanno provato a forzarlo. Gli agenti, come da protocollo, hanno risposto con una manovra di alleggerimento che ha previsto l'utilizzo degli sfollagente. Nonostante lo scontro, sono riusciti ad arrivare in piazza Castello e ne hanno rivendicato "la presa" sui social. Hanno riecheggiato anche i cori di stampo sessantottino e comuni negli anni di Piombo. Bruciata anche una bandiera dell'Europa
Qusta è la "sobrietà" che la sinistra a Papa Francesco nel mezzo del lutto nazionale per la sua scomparsa. Dopo aver occupato piazza Castello con le bandiere della Palestina, ma anche dei movimenti di estrema sinistra, come Potere al Popolo, i manifestanti hanno deciso di dirigersi verso il Comune di Torino, non prima di aver scandito slogan anche contro il sindaco Stefano Lo Russo, che è stato pure sbeffeggiato con un fantoccio in mimetica con le sue sembianze. La sinistra si sta forse accorgendo dei facinorosi che popolano i movimenti dell'estremismo rosso, quelli che per anni hanno accolto e coccolato, prendendone le difese anche contro le forze dell'ordine, che oggi però ringraziano.
"Ai militanti di Italia Viva e +Europa è stato impedito da alcuni gruppi estremisti e facinorosi di partecipare al tradizionale corteo che si tiene in città la sera prima del 25 aprile. Senza l'intervento di un cordone della polizia, sarebbe potuto succedere il peggio.
La colpa dei nostri militanti è stata quella di portare bandiere ucraine ed europee in piazza", si legge in una nota dei senatori di Italia Viva Silvia Fregolent ed Enrico Borghi e il deputato di + Europa Benedetto Della Vedova.
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