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"252 pagine e zero smentite". Renzi festeggia il successo del "Mostro"

Giunto alla terza edizione, "Il mostro" di Renzi è in cima alla classifica della saggistica e lui esulta: "Molti fanno finta di non aver letto"

"252 pagine e zero smentite. 'Il mostro è primo in classifica". Renzi festeggia il successo del libro

C'è grande soddisfazione in Matteo Renzi per i risultati che sta ottenendo il suo libro "Il mostro", giunto alla terza edizione. Non un libro nuovo, come ha spesso sottolineato il leader di Italia viva, ma un'edizione aggiornata, che aggiunge elementi nuovi ai fatti già raccontati. D'altronde, l'inchiesta sulla fondazione Open va avanti e Matteo Renzi ha sentito la necessità di mantenere aggiornato il volume con gli ultimi sviluppi in merito. Una scelta che, evidentemente, lo sta premiando.

"Anche la nuova edizione de 'Il mostro' è prima nella saggistica. Impressionante! 252 pagine, 0 smentite e molti fanno finta di non aver letto ciò che c’è scritto. Ma va bene così. Io posso solo dire grazie", ha scritto Matteo Renzi sul suo profilo Twitter questa mattina, mostrando le classifiche pubblicate dall'edizione odierna de la Repubblica. Sul fatto di non aver mai ricevuto smentite o querele, Matteo Renzi torna spesso nel parlare del suo libro. Un elemento che convaliderebbe e rafforzerebbe la verità portata avanti da Matteo Renzi in merito ai fatti che lo vedono protagonista, non solo per la fondazione Open ma anche per il caso dell'Autogrill di Fiano Romano.

I progetti di Renzi in merito a questo libro sembrano piuttosto ambiziosi. Anche se l'ex premier ha dichiarato in più occasioni di non credere a una quarta edizione del volume, ciò non significa che non ci sia dietro una strutturazione più ampia. "Se mi riesce proverò a trasformare Il Mostro in una vera e propria sceneggiatura teatrale/televisiva, togliendo il mio nome dal tavolo, perché la storia che racconto è talmente folle che tanti non la ritengono possibile. E invece è tutto vero", ha scritto qualche settimana fa il senatore nella sua e-news.

Ma nel frattempo il procedimento relativo alla fondazione Open va avanti, così come lo scontro tra Matteo Renzi e il procuratore Turco. "Se qualcuno pensa che io mi fermi perché qualcuno alza la voce in aula come ha fatto questa mattina con me il procuratore Turco si sbaglia di grosso: mi preoccupa se tutto questo avviene con altri imputati che non possono rispondere a tono, non hanno la stessa visibilità mediatica", ha dichiarato lo scorso 25 novembre Matteo Renzi durante la presentazione del libro a Genova. "Per questo anche ho scritto il libro.

Perché io mi posso difendere, tanti altri no", ha concluso il senatore nel suo intervento.

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