Il dramma di chi è senza impiego e futuro

Una delle gravi conseguenze della disoccupazione giovanile è il disordine educativo

Una delle gravi conseguenze della disoccupazione giovanile è il disordine educativo. Quando la prospettiva di lavoro si allontana oltre i trent'anni, i genitori non sono più sicuri di essere nel giusto insegnando un'autodisciplina rigorosa, e gli insegnanti non sanno più se quello che hanno insegnato oggi sarà sufficiente il giorno in cui i loro allievi andranno a lavorare. Così si crea un abisso fra il mondo giovanile e quello adulto. Molti ragazzi hanno un'illusoria impressione di liberta e di onnipotenza. Sono arroganti e sguaiati perché pensano che non incontreranno mai una resa dei conti. Vivono nell'illusione che qualcuno continuerà a occuparsi di loro e che il futuro sarà simile al presente.

Solo chi entra in contatto col mondo reale, adulto, produttivo acquista personalità, autodisciplina e capacità di progettare. Mi vengono in mente due ragazzi che aiutano il padre. Mi fanno accomodare, mi danno spiegazioni, mi indicano i prezzi. A bassa voce, con garbo. Sanno che il cliente si può irritare, se ne può andare. Sanno che la vita è piena di ostacoli e di avversità. Ma si comportano nello stesso modo alcuni extracomunitari che hanno avuto un'educazione tradizionale e sono lavoratori ubbidienti, coscienziosi, precisi. Inoltre si adattano a ogni tipo di lavoro e continuano a studiare, perché sanno che si sale lentamente.

Il sociologo Vilfredo Pareto osserva che i membri dell'élite in decadenza sono deboli, abituati alla vita comoda, rassegnati e pigri. Invece i membri della élite emergente, quella che si affermerà domani, emergono dal basso, dove è più dura la lotta per l'esistenza. Perché riesce chi ha una motivazione inflessibile, chi ha conosciuto la miseria e la disperazione. Chi ha giurato di non tornare indietro. Chi sa che devi imparare sempre, adattarti sempre, che devi resistere alle avversità e che, alla fine, vince chi e più tenace e sa fare le cose meglio.
Noi non possiamo illuderci di rifare il sistema educativo.

Pero le due élite di Pareto possiamo tenerle presenti e, nei limiti delle nostre possibilità far sì che anche in Italia ci sia un'élite emergente che domani sappia ridare slancio alla economia e a tutta la vita sociale.

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