Lo Zar umanitario e i pacifisti sanguinari

Dovremo ringraziare Putin se sarà sventata l'ennesima sciocchezza di una guerra in Siria, voluta da due leader venuti dalla sinistra, il premio Nobel della pace Obama e l'umanitario Hollande

Dovremo ringraziare Putin se sarà sventata l'ennesima sciocchezza di una guerra in Siria, voluta da due leader venuti dalla sinistra, il premio Nobel della pace Obama e l'umanitario Hollande. Forse è per questo che stranamente non si vedono in giro bandiere arcobaleno e pacifisti in corteo. O forse perché i ribelli legati ad Al Qaida massacrano i cristiani, come è accaduto a Malula. E ai pacifisti, si sa, fregano poco i cristiani uccisi per la loro fede. Non vorrei confondermi con i pacifisti, ma scenderei in piazza contro questa guerra annunciata e ora sospesa. Da anni l'Occidente aiuta ad abbattere mezze dittature e favorisce caos, guerre civili, regimi islamici e fanatici. Cominciò con Saddam, si perse nel labirinto afghano e libanese, poi continuò con la primavera araba, ora ha di mira Assad. Muove accuse unilaterali, non documentate, o che poi si rivelano infondate come l'arsenale dell'Irak, spara bombe umanitarie e compie missioni sanguinose di pace, espone al macello i nostri ragazzi, eccita i terroristi...

Non ho nessuna simpatia per Assad che per giunta assomiglia a Fabio Fazio e ogni volta che appare cerco al suo fianco la Littizzetto. Ma i ribelli mi piacciono ancor meno e una guerra sarebbe una sciagura.

E l'Europa che fa? Soffre di criptorchismo (traduco: non trova le palle) e balbetta in sette lingue diverse dicendo sciocchezze divergenti. L'Europa rischia di restare folgorata sulla via di Damasco; non per un'illuminazione divina ma perché non sa maneggiare l'alta tensione.

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