Interni

La stoccata di Giorgetti alla Schlein: "Aiutiamo i lavoratori, non i lettori di Vogue"

I vertici della Lega a Brescia per tirare la volata al candidato Rolfi. Il ministro dell'Economia: "Abbiamo smentito i gufi della sinistra"

La stoccata di Giorgetti alla Schlein: "Aiutiamo i lavoratori, non i lettori di Vogue"

Tutti i ministri della Lega e il governatore della Lombardia Attilio Fontana hanno scelto Brescia per festeggiare il primo maggio in un incontro pubblico all’area 12 hub a sostegno del candidato sindaco Fabio Rolfi ed elevando Brescia a capitale nazionale del Lavoro. “Lo dico da bergamasco doc: tornare a Brescia è un piacere, e non solo perché quest’anno le nostre città sono capitali italiane della cultura. Poter raccontare l’esperienza e il buongoverno della Lega ai cittadini bresciani è certamente una buona occasione sia per testimoniare il nostro lavoro nell’interesse dei territori, sia per dimostrare ciò che potrà fare anche Fabio Rolfi alla guida di Brescia. Dopo anni di sinistra al potere, la città può finalmente svoltare e cambiare passo” - ha dichiarato Roberta Calderoli, ministro all’autonomia. Più diretto Matteo Salvini che da vice premier è andato oltre: “La Lega governa in tanti Comuni e Regioni ma spesso non governiamo nei capoluoghi. Non governiamo a Milano, a Torino. Probabilmente nei Comuni più piccoli il tessuto sociale è ancora vivo, sano e vivace che un messaggio che parla di identità valori e famiglia arriva più facilmente che non magari in Galleria Vittorio Emanuele a Milano dove l'unico lavoratore sotto 1500 al mese ce l'hanno come uomo o donna di servizio e l'unico problema che hanno con l'immigrazione è cercare chi li accompagni a Capalbio per un mese in villa d'estate".

Così il segretario leghista ha spiegato la sfida della corsa del leghista Fabio Rolfi, candidato a sindaco di Brescia. Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, durante il suo intervento all'evento della Lega, ha invece scherzato sul suo ruolo: "Nessuno voleva fare il ministro dell'Economia: questa è la verità. E allora un disgraziato della Lega, che viene da un paesino da 700 abitanti che ha anche un nome un po' sfortunato, finisce lì a fare il ministro dell'Economia". Di più. "Noi dobbiamo sorprendere e smentire tutti quei gufi, specialmente a sinistra, che dicono tanto non ce la faranno. Prima del governo, da sinistra dicevano tanto non sono capaci, tanto poi aumenta lo spread, tanto poi vanno a casa. La verità è che lo spread è diminuito, abbiamo fatto il risultato migliore in termini di crescita economica in questo trimestre del 2023, abbiamo i conti a posto - ha rivendicato -. Francamente, mi dispiace per quelli di sinistra non sanno più cosa dire. Il ministro dell'Economia ogni 15 giorni deve andare a chiedere soldi, far sottoscrivere i Btp ai risparmiatori, è importante ispirare fiducia. Evidentemente noi ispiriamo fiducia. È incredibile come possano esserci polemiche dopo un provvedimento che ha messo soldi in più nelle tasche degli italiani. Abbiamo raddoppiato e triplicato il taglio al cuneo fiscale. Per noi questa è la priorità”. Sui provvedimenti votati in cdm Giorgetti ha spiegato come il taglio del cuneo fiscale "durerà per sei mesi, da luglio a dicembre. Noi abbiamo ereditato uno sconto molto più ridotto, di due punti percentuali, tutti dicevano che non lo avremmo confermato. Lo abbiamo confermato, lo abbiamo rafforzato, adesso lo abbiamo più che triplicato per i lavoratori che guadagnano fino a 25mila euro all'anno e più che raddoppiato per quelli che ne guadagnano fino a 35mila. Abbiamo fatto una cosa giusta, specialmente in un periodo come questo di carovita in cui le famiglie fanno fatica. Credo che il governo, dopo aver fatto dei sacrifici, assunto delle decisioni difficili, puó oggi in qualche modo andare incontro
alle famiglie in difficoltà". Poi l’affondo sulla sfida di Brescia: “È una partita importante perché è importante Brescia, perché veniamo da un periodo di grandi successi elettorali, e di grandi risultati che abbiamo conseguito oggi in Consiglio dei ministri. E poi Fabio Rolfi lo merita perché è una persona che è cresciuta nella Lega, nell'amministrazione, ha il giusto bagaglio per fare il sindaco di Brescia".

Alla fine Giorgetti ha lanciato una stoccata al Pd della Schlein in merito al taglio del cuneo fiscale e del decreto lavoro: "Abbiamo fatto fare una ricerca di mercato e abbiamo scoperto che c'erano due possibilità: da una parte i lettori di Vogue e dall'altra i lavoratori dipendenti che guadagnavano sotto i 35mila euro. Dopo questa ricerca di mercato abbiamo deciso di aiutare i lavoratori dipendenti che guadagnano meno di 35mila euro l'anno. Naturalmente quelli che leggono Vogue sono molto inca..

ati ho visto oggi che che hanno contestato questa misura".

Commenti