Ad Halloween una notte di sangue Il vero orrore? Morire per la festa

Ad Halloween una notte di sangue Il vero orrore? Morire per la festa

Dovrebbe essere una commemorazione, un giorno di raccoglimento per trovare il tempo e la forza di ricordare chi non c'è più. E invece, l'anticipo di Ognissanti, trasformato nella versione Usa col nome di Halloween e il suo banale rituale del «dolcetto o scherzetto», le macabre zucche e gli altrettanti macabri travestimenti, è diventata una festa. Di morte.
Tutto permesso, tutto concesso: lo sballo, la trasgressione la violenza, la stupidità di gruppo, l'obnubilamento capace di uccidere. Sembra una cronaca di guerra, peraltro incompleta, questa che raccontiamo. In America quattro ragazzi sono rimasti feriti in un'«alcolica» sparatoria.
Ma il fenomeno è mondiale: il peggio è successo in Spagna, dove tre ragazze tra i 18 e i 25 anni sono morte schiacciate nella calca, alla Madrid Arena- un edificio che può ospitare fino a 10mila persone- durante una festa per celebrare le streghe, un'altra, 17 anni, è in rianimazione. Senza contare le decine di contusi e feriti lievi. Sembra che a scatenare il putiferio sembra sia stato il lancio di un petardo che ha scatenato il disastroso fuggi fuggi.
Le streghe «volano», però, anche dalle nostre parti. A Fiesole, con ogni probabilità è stato il sovraffollamento la causa dell'incidente avvenuto in castello dove, durante il party, ha ceduto una balaustra. Il bilancio è pesante: tredici ragazzini feriti, tra i 15 e i 20 anni.
Sempre in nome di una festa «inventata» in Trentino, a 17 anni una ragazza veronese, è morta in un incidente stradale rientrando dal party mascherato. L'auto su cui si viaggiava, guidata da un amico è uscita di strada, ribaltandosi in una scarpata. Nulla da fare per lei. Feriti gravemente un ragazzo e due amiche, solo qualche contusione invece per il conducente.
Cambiano nomi le città e le vittime. Ma è un tragico monotono ripetersi. Tre ragazzi feriti, ma per i calci e i pugni presi, durante una maxi rissa in una serata danzante organizzata a Napoli per Halloween. Il terzetto, un 20enne, un 22enne e un 23 enne, è stato portato al pronto soccorso dell'ospedale «San Paolo» con una ambulanza privata messa a disposizione dagli organizzatori della serata al Palabarbuto. I medici li hanno medicati formulando per loro prognosi tra i 7 e i 30 giorni.
Nella notte «maledetta» a Roma invece è stato ferito con oltre 20 coltellate uno studente italo-americano: aggredito da un amico all'interno di un appartamento in centro. Secondo le testimonianze avevano passato le prime ore della notte festeggiando Halloween all'Atlantic, un locale sulla via Laurentina, bevendo alcol e assumendo droghe. Poi erano tornati a casa. Dopo essersi messi a letto uno dei tre si è avvicinato alla vittima cominciando a colpirla.
Altra rissa e un altro ferito a Milano. Un giovane si trova ricoverato in prognosi riservata dopo una scazzottata fuori da una discoteca. Ha 29 anni, residente a Cusano Milanino (Milano) e stava camminando con un amico nei pressi di corso Como, zona movida del capoluogo, intorno alle 3 di notte quando, per motivi ancora da chiarire è scoppiato il parapiglia: un colpo gli ha fatto esplodere l'occhio destro. Ma la vera domanda horror, il vero dubbio che bisognerebbe coltivare dopo una simile sequenza di sangue è se sia ammissibile morire o restare menomati per una notte di festa.
La risposta evidentemente è sì, se la notte in questione si trasforma in una notte di sballo a ogni costo. Lo sanno bene anche i carabinieri, che a Bologna hanno approfittato della mascherata per mettere a segno un arresto.

Due militari si sono travestiti da «spavento», proprio come tanti ragazzi che acquistavano droga da un pusher. Resi anonimi dalla maschera, sono riusciti ad attirare in trappola lo spacciatore. Anche per lui è stata una notte da paura.

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