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"Addestrati a commettere crimini...". L'ultima bufala della propaganda africana contro l'Italia

L'Italia "pretende di proteggere i confini" e addestra le milizie libiche "su come sfruttare gli umani": le fake news contro il nostro Paese imboccata dalla propaganda antigovernativa

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"Addestrati dall'Italia...". L'ultima bufala della propaganda africana

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In nord Africa è in atto una vera e propria campagna contro l'Italia, colpevole di cercare di eliminare l'illegalità dei flussi migratori incontrollati. Quotidianamente si producono fake news che hanno l'obiettivo di raccontare un Paese disumano, che viola le convenzioni internazionali sui migranti. È stato così quando è stato raccontato che l'hotspot di Lampedusa è un luogo sporco e inospitale, per esempio, ed è così in queste ore, durante le quali si racconta che l'Italia sta formando un gruppo di milizie libiche ricevute dal governo Meloni. Tutto questo è strumentale a far montare la rabbia dei migranti contro l'Italia, non per rallentare o fermare i flussi ma, al contrario, per generare in loro un senso di rivalsa da sfogare all'arrivo nel nostro Paese.

La gravità di uno degli ultimi post che sono comparsi in una delle pagine più attive della propaganda pro-migrazione in nord-Africa è massima. "Il governo di Giorgia Meloni ha accolto un gruppo di milizie libiche e ha offerto loro una formazione avanzata su come sfruttare gli umani che cercano di fuggire da conflitti e povertà", si legge nel post in cui è stata allegata un'immagine di alcuni militari in quello che vorrebbe essere considerato uno dei palazzi italiani ma che, evidentemente, nemmeno lo è.

Poi, il post rincara la dose e la gravità delle sue affermazioni: "Sono stati addestrati a commettere crimini contro l'umanità, come stupri brutali delle donne, tortura degli uomini, estorsione, sfruttamento, lavoro forzato e tratta degli esseri umani. Intanto, l'Italia pretende di proteggere i propri confini e gli interessi del suo popolo". Infine, ecco la conclusione:"È ora che l'Italia sia ritenuta responsabile della sue violazioni del diritto interno e internazionale".

Questo j'accuse contro l'Italia non arriva in un momento qualunque ma nei giorni che vedono il nostro Paese al centro delle polemiche da parte di Ong e sinistra, che accusano il governo di essere responsabile del presunto respingimento di un barcone, dalle acque SAR maltesi alla Libia ma, soprattutto, di un altro episodio. I detrattori sono scatenati contro l'Italia perché una petroliera, dopo aver recuperato un barchino con ventisette persone al largo delle coste africane, in acque SAR libiche a poche decine di km dalla terraferma, non le ha portate nel nostro Paese ma di nuovo in Libia.

Parlano a sproposito di deportazione e di respingimento, ignorando qualunque tipo di legge internazionale e incolpano l'Italia. Ed ecco che, la propaganda del nord Africa mette il carico da 100 con le sue fake news sull'Italia che addestra i militari agli stupri.

Sembra essere tutto parte di un progetto che mira a fomentare la rabbia e a scatenare la criminalità dei migranti irregolari nel nostro Paese.

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