Agguato sotto casa: donna uccisa, grave il marito

Agguato sotto casa: donna uccisa, grave il marito

Davanti all'uscio di casa è rimasto il sangue di Maria Rosaria Ricci, uccisa a 49 anni, e del marito, Giovanni Caifa, 58, gravemente ferito. Vendetta due notti fa in via San Lorenzo, nel centro storico di Eboli (Salerno). Ma, a tempo di record, i carabinieri diretti dal colonnello Francesco Merone hanno risolto il caso. Due uomini, entrambi pregiudicati, Mario De Pasquale di 25 anni e Tiziano Alacqua, 37 poche ore dopo il massacro di via San Lorenzo, un budello raggiungibile solo a piedi, erano già nella caserma di Eboli per essere interrogati. I due sono stati poi arrestati ieri pomeriggio .
In base a quanto ricostruito dai militari, i due indagati, rinchiusi ora nel carcere di Salerno con l'accusa di omicidio volontario e tentato omicidio, volevano vendicarsi per una presunta intrusione di Maria Rosaria Ricci, nella fine della relazione sentimentale tra uno dei due arrestati e la sua ex, legata da parentela con la vittima. Da qui la vendetta. Ma non avrebbe dovuto essere un omicidio.
Intorno alla mezzanotte di sabato, i due sarebbero andati nel parcheggio dove era in sosta l'auto della donna, probabilmente, per bucarle le ruote. Maria Rosaria se n'è accorta ed è scesa in strada. Su di lei si sono avventati i due pregiudicati che l'hanno uccisa con 12 coltellate: alle braccia, le mani, l'addome, al petto. È morta nel giro di pochi istanti. Il marito udite le urla è corso in strada ma ha ricevuto la stessa accoglienza della moglie: i due malviventi lo hanno aggredito e accoltellato, con l'intento di uccidere anche lui.
Qualcuno ha avvertito i carabinieri di Eboli che arrivati in pochi minuti hanno fatto in tempo a salvare almeno la vita di Giovanni Caifa. Il ferito è stato portato in ospedale e sottoposto a intervento chirurgico per fermare l'emorragia. Adesso le sue condizioni sono gravi ma la sua dovrebbe cavarsela.
Poi sono scattate le indagini. Poche ore dopo i due pregiudicati sono stati prelevati dalle rispettive abitazioni e condotti in caserma. In casa di uno dei due è stato ritrovato il coltello utilizzato per commettere il massacro.


Adesso Eboli è in lutto per la morte di Maria Rosaria. La coppia, lei casalinga, lui pastore, non aveva figli.
«Pensiamo a Giovanni, resterà solo per sempre. Gli saremo vicini ma la sua Maria Rosaria non c'è più», dice un vicino.

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