Politica

Alemanno si sfoga con Alfano E gli ex An preparano l'addio

L'ultima tensione sulle liste dei candidati in Sicilia: per il sindaco di Roma ci sono solo ex Forza Italia. Mercoledì vertice decisivo con La Russa e Gasparri sul futuro

Mentre Silvio Berlusconi festeggia il suo compleanno nella villa della figlia Marina a Chateauneuf-de-Grasse in Provenza, nel Pdl si consuma l'ennesimo, violento strappo. Il copione è quello di sempre, con gli ex An sul piede di guerra contro gli ex Forza Italia. I protagonisti, però, questa volta non sono certo dei peones di passaggio ma due big di peso: Angelino Alfano da una parte e Gianni Alemanno dall'altra. Motivo del contendere: la Sicilia e le elezioni regionali ormai alle porte. L'ultimo atto di una vera e propria guerra all'interno del partito di via dell'Umiltà che non promette nulla di buono.
Dopo la sfuriata di Giorgia Meloni per le note vicende del Laziogate, Alfano si è infatti dovuto sorbire lo sfogo di un Alemanno per nulla di buon umore. A dirla tutta, pare che il sindaco di Roma fosse fuori dalla grazia di Dio per l'esclusione di Carolina Varchi dal listino di Nello Musumeci, candidato governatore in Sicilia alle regionali di fine ottobre. Non tanto per la cosa in sé, perché quando si fanno le liste tutto può capitare e niente è scontato, ma per come tutto è maturato, all'ultimo minuto e dopo una telefonata tra Alemanno e Alfano in cui il segretario del Pdl - così raccontano dall'entourage del sindaco di Roma - si era impegnato a «farsi carico del problema».
E già, perché in Sicilia si stanno di fatto tenendo le prove generali di quel che accadrà nel 2013. Traduzione: se nel listino bloccato di Musumeci il Pdl spunta cinque candidati e nessuno di loro è un ex An è chiaro che il segnale in prospettiva elezioni nazionali non può essere trascurato. Soprattutto, è il ragionamento, se alla Varchi – vicepresidente della Giovane Italia e con un curriculum di tutto rispetto – vengono preferite due candidate che secondo i maligni sono state «catapultate» da alcuni parlamentari di Trapani e Catania.
Apriti cielo, dunque. E infatti lo scontro non è solo tra big, visto che anche le seconde file si fanno sentire come mai era accaduto prima. Su Twitter, per esempio, uno solitamente attento come Carlo Fidanza non ci gira troppo intorno. «L'esclusione della Varchi è l'ultima pagina vergognosa di una storia finita. Proviamone una nuova!», tweetta l'eurodeputato. «Il Pdl che non riesce a far dimettere la Minetti e a candidare Carolina Varchi – insiste Fidanza su Twitter - non ha futuro. O svolta radicale oppure facciamo un'altra cosa!». Affonda Massimo Corsaro: «Gli errori fatti in passato nella gestione delle liste bloccate non sono serviti a nulla. Continuiamo a non premiare il merito».
La tensione, insomma, è alle stelle. Tanto che pare Alemanno abbia mandato alcuni sms piuttosto eloquenti ad Alfano. E già, perché il problema non è certo siciliano ma complessivo. Perché, spiega un big del Pdl che viene da via della Scrofa, «questo è solo l'antipasto di quel che verrà». Se nel listino siciliano non c'è neanche un ex An su cinque posti che ha preso il Pdl, insomma, lo stesso sarà nel 2013 per Camera e Senato.
Ecco perché il caso Sicilia potrebbe accelerare la fuoriuscita degli ex An. Se fino a ieri a spingere davvero in questa direzione c'era soprattutto Ignazio La Russa (mentre Maurizio Gasparri pare continui a frenare), adesso anche Alemanno avrebbe mollato gli ormeggi. «Non possiamo restare dentro al Pdl a dispetto dei santi», si sarebbe sfogato con i suoi.
Forse dopodomani sarà tutto più chiaro. Mercoledì a pranzo, infatti, si vedranno La Russa, Alemanno e Gasparri. Per provare a tirare le fila.

E decidere se – per citare il tweet di Fidanza - è arrivato il momento di «provarne una nuova».

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