Il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi (Ncd) dice no a una bad company per Alitalia. Un intervento dello Stato, sostiene, sarebbe «inaccettabile». Ma l'opzione su cui si sta lavorando in queste ore, in vista dell'incontro di domani ad Abu Dhabi con i vertici di Etihad, non prevede un contributo pubblico nell'operazione. Lo schema cui si sta lavorando prevede infatti la formazione di una newco, partecipata al 100% dagli attuali soci Cai, con tutti gli asset ad eccezione del debito e dei potenziali contenziosi pregressi. Debito e contenziosi che resterebbero nella «old Alitalia», partecipata sempre al 100% dagli attuali soci, senza quindi il coinvolgimento diretto o indiretto di risorse pubbliche.
Solo dopo la creazione della newco, ci sarebbe la sottoscrizione di un aumento di capitale da parte di Etihad, con la compagnia degli Emirati che arriverebbe a detenere una quota compresa fra il 40 e il 49%. Quella della newco è comunque una delle ipotesi sul tavolo, restano in campo anche la trasformazione di una parte del debito in «equity» e la parziale ristrutturazione del credito vantato dalle banche.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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