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"Non la conoscevo all'epoca della foto". Ora Soumahoro scarica la moglie

Il sindacalista con gli stivali molla l'alleanza Verdi-Sinistra e sfodera un dossier per confutare le accuse arrivate nelle ultime settimane: "Su Karibu chiesti chiarimenti nel 2021". E punta il dito contro il razzismo: "Una persona di colore va bene se è povera e sta ai margini"

"Non la conoscevo all'epoca della foto". Ora Soumahoro scarica la moglie

Aboubakar Soumahoro passa al contrattacco. Un tempo paladino della sinistra, il sindacalista con gli stivali è finito al centro dell’attenzione per gli illeciti delle cooperative del Pontino gestite dalla moglie e dalla suocera. Subito scaricato dalla politica, ha puntato su una strategia comunicativa ai limiti del tafazzismo tra video social e interviste discutibili, continuando a respingere le accuse al mittente. Dopo qualche giorno di silenzio, ecco la prima svolta decisa: l’addio all’alleanza Verdi-Sinistra che lo ha portato in Parlamento per aderire al Misto. Nessuna sorpresa: non molla la poltrona.

“Mi ha francamente stupito e amareggiato, ad eccezione di qualche parlamentare, l'assenza della solidarietà umana e del supporto politico da parte del gruppo parlamentare Alleanza Verdi-Sinistra (AVS), con quale sono stato eletto da indipendente”, l’annuncio di Soumahoro: “Dopo un'attenta e sofferta meditazione sul piano umano e politico, ho maturato la decisione di aderire al gruppo parlamentare Misto, lasciando il gruppo AVS, per proseguire la mia attività di Parlamentare”. Ma non è tutto: il deputato ha deciso di puntare su un corposo dossier per ribaltare gli addebiti piovuti addosso nelle ultime settimane.

Il dossier

Soumahoro ha denunciato ancora una volta una forma di razzismo in relazione alle accuse rivolte nei suoi confronti. “Una persona di colore"va bene finché è un 'negro da cortile’, finché protesta con gli striscioni, che peraltro ho fatto mille volte e non smetterò mai di fare, se è povero e sta ai margini”, il suo j’accuse riportato dall’Ansa. Per l’ex beniamino dei compagni, c’è stato un “ingiustificato” accanimento nei suoi confronti. Ma non è tutto: oltre alla dimensione individuale, c’è un’altra dimensione da valutare, quella relativa al modello sociale, ovvero al modello della Lega Braccianti.

Per il 42enne, un progetto in cui i lavoratori dei campi si autodeterminano e si autogestiscono“fa molta paura”, andando a togliere potere al sistema di assistenzialismo “che ha come obiettivo quello di mantenere lo stato di emergenza, semplicemente perché finché c'è emergenza ci sono soldi a pioggia per gestire l'emergenza, e, dal momento che nulla accade per caso, forse questo può far comprendere perché vi sia stato così tanto ingiustificato accanimento nei miei confronti”.

Capitolo Karibu

Nel dossier sopra citato, Soumahoro si è soffermato anche sul capitolo Karibu, la operativa gestita dai suoi familiari. Dopo aver letto alcuni articoli di stampa sulla mancata retribuzione ad alcuni dipendenti nel 2021, il deputato ha spiegato di aver chiesto immediati chiarimenti: “Venni informato del fatto che non erano ancora pervenuti tutti i soldi necessari per pagare gli stipendi, che si erano sollecitati gli Enti pubblici, e - così mi venne detto - che auspicabilmente tutto si sarebbe risolto in tempi ragionevoli”. Soumahoro ha ricordato elogi e riconoscimenti raccolti dall’organizzazione, nulla poteva fare pensare criticità insanabili. C’è totale fiducia nel lavoro dalla magistratura – ha proseguito: “Se sono stati commessi degli errori, chi li ha commessi pagherà”.

Soumahoro e la moglie Liliane

In uno dei passaggi del documento, l’ormai ex deputato di Verdi-Sinistra si è soffermato su uno dei passaggi più contestati della sua difesa, ovvero il diritto alla moda della moglie Liliane Murekatete. "Mi spiace sinceramente che non sia stato compreso ciò che realmente intendevo dire quando ho parlato di diritto alla moda e all'eleganza, laddove intendevo riferirmi al diritto di chiunque di vestirsi come meglio crede”, la sua analisi:“Tuttavia trovo davvero singolare che mi si chieda di esprimere un giudizio di valore circa foto della mia compagna risalenti a 4 anni prima che io la conoscessi".

Soprannominata provocatoriamente “Lady Gucci”, la Murekatete “è stata al centro di una serie di pesanti commenti e insinuazioni” da parte di stampa e opinionisti solo per il suo modo di vestirsi e per gli accesso utilizzati.

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