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"Passerelle antifasciste ma silenzio sui violenti di sinistra". Scoppia la polemica

Governo e maggioranza si scagliano con fermezza contro le violenze di Torino. Crosetto: "Con questi non si tratta". Fdi e Lega incalzano la sinistra

"Passerelle antifasciste ma silenzio sui violenti di sinistra". Scoppia la polemica

"Con questa gente non si tratta. Vanno bloccati, giudicati e puniti". Il più categorico è stato il ministro della difesa, Guido Crosetto. Con gli anarchici che ieri hanno devastato e messo a fuoco la città di Torino - ha sentenziato l'esponente di governo - le istituzioni non possono concedersi tentennamenti. Dopo le incursioni violente contro il 41-bis e a sostegno dell'insurrezionalista Alfredo Cospito, l'esecutivo ha risposto con fermezza ribadendo di non voler cedere ad alcun ricatto. Come già peraltro aveva fatto il premier Meloni nelle scorse settimane. "Uno Stato serio non indietreggia", disse.

Violenza anarchica a Torino

Le vetrine spaccate e gli incendi appiccati a Torino, ora, non hanno fatto altro che riforzare la linea della legalità e dell'intransisgenza assunta dalla maggioranza. Sono stati diversi, non a caso, gli esponenti di centrodestra ad aver espresso ferma condanna alle violenze anarchiche avvenute nel capoluogo torinese. "La violenza a cui la città è sottoposta a causa della manifestazione pro Cospito degli anarchici non può ammettere silenzi né tentennamenti", ha dichiarato la parlamentare di Fratelli d'Italia Augusta Montaruli, sottolineando come non ci possa essere essere alcuna "sponda" per chi "ricatta lo Stato e cerca di intimorire i cittadini". E il pensiero in questo senso è andato anche alle forze dell'ordine che hanno fronteggiato i violenti per tutelare la sicurezza dei cittadini.

"Plaudo all'encomiabile e coraggioso lavoro delle forze dell'ordine, impegnate nel garantire l'ordine pubblico anche a scapito della propria incolumità. Mi chiedo, in ultimo, se non siano necessarie valutazioni più rigorose volte a vietare, a monte, manifestazioni destinate a degenerare in violenze e danneggiamenti", ha osservato la senatrice Fdi e consigliera comunale a Torino, Paola Ambrogio. E a stigmatizzare il clima di tensione crescente alimentato dagli anarchici e dagli antagonisti è stato Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera. Qualcuno - ha affermato l'esponente di governo - "tenta di riportare la nostra nazione ai drammatici anni Settanta". Il riferimento del politico meloniano è stato ai fatti di Torino, ma anche alle minacce di Milano, dove il premier Meloni e il ministro Valditara sono stati esposti a testa in giù.

Il silenzio della sinistra

Per la sinistra il problema dell'Italia sarebbe invece il fascismo alle porte. Nel 2023. Il risultato di questa schizofrenica percezione della realtà lo si è visto proprio ieri: mentre a Firenze i progressisti marciavano contro il presunto squadrismo e gli altrettanto immaginari rigurgiti fascisti, a Torino gli anarchici si preparavano a sferrare il loro attacco alla città e alle istituzioni. E, a Milano, premier e ministro venivano ritratti a testa in giù. La cosa alquanto disturbante è che - nella percezione mediatica di sinistra - la violenza anarchica sia passata in sordina rispetto alla sfilata antifascista utile soltanto a ricostituire un'ammucchiata politica anti-Meloni.

Sul fronte parlamentare a evidenziate questo aspetto è stata la Lega in una nota firmata da Mara Bizzotto, vicepresidente vicario dei senatori del Carroccio. "Passerelle in piazza a Firenze ma non una parola da parte di Conte e Schlein sullo striscione comparso ieri nella scuola superiore di Milano, che inneggiava alla violenza e a piazzale Loreto. Silenzio anche su Bologna, dove risultano 8 indagati dei collettivi di sinistra per aver pestato a maggio degli studenti. Chi si erge a paladino della democrazia in piazza dovrebbe farlo sempre: il doppiopesismo di sinistra è pericoloso", ha attaccato la senatrice leghista. E Luca Toccalini, deputato e responsabile del dipartimento Giovani della Lega, ha sottolineato di attendere ancora che Schlein e Conte condannino l'oltraggio a Meloni e Valditara. "Dem e pentastellati che ieri hanno manifestato in piazza sono gli stessi che restano in silenzio quando la violenza è verso chi ha un altro colore politico...".

Riferendosi all'atteggiamento della sinistra, anche la senatrice leghista Tilde Minasi ha parlato di "silenzio inaccettabile da parte di chi parla di democrazia e si professa contro la violenza, ma non ha mai detto una parola neanche sul pestaggio di Bologna da parte dei collettivi di sinistra".

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