La cerimonia del 4 novembre di Torino è stata disturbata da alcuni attivisti di Extinction Rebellion, che nei comunicati si vantano di aver "occupato Palazzo Madama" nel capoluogo piemontese. "Onorano guerra, distruggono terre", si leggeva nello striscione srotolato sull'impalcatura. Erano in tutto quattro gli attivisti che prima dell'inizio della commemorazione si sono arrampicati, con tanto di giubbetti rifrangenti e caschi, sulle impalcatura che cinturano il palazzo storico, in questo periodo oggetto di restauro.
L'intera cerimonia è stata disturbata dagli attivisti, che controllati a vista dalle forze dell'ordine hanno suonato in modo sincopato dei tamburi per tutta la durata, prima di gridare i soliti slogan. "A Torino purtroppo succede anche questo. Capita che l'alza bandiera del 4 novembre, Festa Nazionale delle Forze Armate in Piazza Castello, venga bloccato e ritardato per colpa di quattro antagonisti appesi come dei salami su un'impalcatura. Questa è la conferma che esiste ormai un’innegabile emergenza antagonismo nella città di Torino", ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali della Regione Piemonte Maurizio Marrone.
"Questi gruppi estremistici si sentono evidentemente le spalle coperte da una certa parte politica, si sentono legittimati e quindi osano sempre di più. È davvero un peccato, oltre che un fatto inaccettabile, che a farne le spese sia un momento istituzionale dedicato alle Forze Armate, alla Vittoria della Prima Guerra Mondiale e a tutti i caduti morti per la Patria", ha proseguito. Noi, ha detto in chiusura della sua nota, "siamo comunque qui per celebrarlo, ma riteniamo che nessuno possa più chiudere gli occhi su quello che sta avvenendo nella nostra città".
Una posizione simile è stata assunta da Roberto Ravello, vice-capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Piemonte, che ha definito il blitz come "un gesto ignobile: oggi si onora il ricordo di tutti quei soldati che hanno sacrificato la propria vita per la Patria, contribuendo in modo indelebile a creare e difendere l'Italia per come la conosciamo, ovvero unita, solida, democratica e, soprattutto, libera".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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