
Un film sta creando scompiglio all’interno del panorama politico nostrana e, almeno per ora, potrebbe essere argomento di discussione anche nei prossimi giorni. Si tratta Open Arms - La legge del mare, un film spagnolo del 2021, che racconta precisamente la storia di Oscar Camps, fondatore della Ong spagnola Open Arms, che ha conquistato le prime pagine dei giornali italiani e non solo. Open Arms, infatti, è la stessa Ong protagonista del processo per sequestro di persona nei confronti del leader della Lega Matteo Salvini. Un processo che l’attuale ministro dei Trasporti ha vinto. Il problema di tutta questa vicenda è uno solo: questo film sarebbe dovuto andare in onda questa sera in prima serata su Rai 3.
Una notizia in contrasto rispetto ai pochi incassi fatti in questi ultimi 3 anni. Tanto da allarmare anche il presidente della Commissione Cultura del Senato Roberto Marti: “Come è possibile che con questi numeri la pellicola si è conquistata un posto al sole nel prime time di RaiTre? Vogliamo sia fatta luce sulle sedi sulle scelte editoriali e di marketing di un’azienda che ha come scopo istitutivo il servizio pubblico, ma che nei palinsesti fa prevalere l’ideologia anti-italiana”. Il collega senatore Claudio Borghi, invece, è curioso di sapere se “nel film si racconterà la storia di Open Arms per intero, comprese tutte le ricche donazioni ricevute”.
Queste due fiugure non sono le uniche ad aver sollevato più di qualche dubbio. “Sconfitti in tribunale da Matteo Salvini, ma acclamati sulla Tv pubblica. Un vero spot a una organizzazione anti-italiana", è il messaggio comune dei membri leghisti della Commissione di Vigilanza Rai, Giorgio Maria Bergesio, Ingrid Bisa, Stefano Candiani, Elena Maccanti, Clotilde Minassi ed Elena Murelli.
Dello stesso avviso il senatore del Carroccio Marco Dreosto, il quale sottolinea come “Open Arms, l’Ong che ha disobbedito alle leggi italiane e messo a rischio la nostra sicurezza nazionale, verrà celebrata su RaiTre come fosse un modello da imitare”.