Appalti pubblici, prime condanne per Balducci & Co.

Il Tribunale di Roma condanna la «cricca». È finita così il processo al gruppo che avrebbe gestito in modo illecito gli appalti per i grandi eventi. La prima sezione penale ha inflitto 3 anni e 8 mesi di reclusione ad Angelo Balducci, ex presidente del provveditorato ai Lavori pubblici, e Fabio De Santis, ex provveditore delle opere della Toscana. I giudici hanno deciso le condanne a 2 anni e 8 mesi per l'imprenditore Francesco De Vito Piscicelli, l'imprenditore che rideva la notte del terremoto all'Aquila, e a 2 anni per Riccardo Fusi. Per quest'ultimo la pena è stata sospesa. Il tribunale, che ha riconosciuto a tutti le attenuanti generiche, ha stabilito per Balducci e De Santis l'interdizione per 5 anni dai pubblici uffici.
La «cricca» era accusata di concorso in corruzione aggravata per un atto contrario ai doveri d'ufficio nel processo sulle presunte irregolarità nell'appalto della scuola Marescialli di Firenze. Erano quattro i fatti contestati avvenuti tra il febbraio 2008 e la primavera del 2009 tra Firenze e Roma. Per la Procura Balducci e De Santis hanno avuto nella vicenda una condotta «grave e allarmante» alla luce «del ruolo che i due hanno rivestito nell'amministrazione dello Stato». Così come «grave» è l'episodio corruttivo «inserito in una vicenda ancora più grave, la più grossa degli ultimi anni, quella che riguarda i lavori dei “Grandi Eventi”». Nella sua requisitoria il pm Roberto Felici parlò «della più grande opera di corruzione degli ultimi 50 anni».

Secondo l'impianto accusatorio, che i pm hanno in parte ereditato dai colleghi toscani, De Santis, insieme a Balducci, in occasione delle opere programmate per la celebrazione dei 150 anni dell'Unità d'Italia, avrebbe cercato di pilotare l'appalto per la costruzione della caserma in favore di Fusi, ex presidente della Btp.

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