Il cabarettista del Travaglino, lUgo Intini di Antonio Di Pietro, il fighetta che fa contraddittorio solo con lo specchio, il fustigatore di un regime che lo manda in onda in prima serata, limmacolato che portò la famiglia in vacanza con un favoreggiatore di mafiosi, il puro che nel libro «Gli intoccabili» tratta in guanti bianchi lo stesso favoreggiatore, il coerente che ha proposto labolizione dellAppello e poi ha fatto Appello contro una condanna per diffamazione, lorgoglioso che ha evitato altre condanne prostrandosi con lettere di scuse (Antonio Socci, febbraio 2008), lindipendente che è praticamente il maggiordomo di Antonio Di Pietro, quello lì, insomma, ha scritto unaltra scemenza sullUnità: «Il governatore e neo-segretario al Commercio di Obama, Richardson, rinuncia alla nomina (solo) perché unazienda che aveva rapporti col suo Stato è sotto inchiesta». Come a dire: ecco come si fa, altro che garantismo nostrano.
Il cabarettista omette che: 1) sotto inchiesta, per corruzione, non è una qualsiasi azienda: è Richardson; 2) Richardson mica è finito in carcerazione preventiva come Del Turco e DAlfonso eccetera, ché là un magistrato che sbaglia finisce nei guai, non ad Annozero; 3) negli Usa le intercettazioni le fanno quando servono: nel Texas, in tutto il 2006, di intercettazioni ne hanno autorizzate cinque, non hanno speso 6 milioni di euro come solo a Potenza; ne fanno 1800 lanno, negli Usa, non centomila.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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