L’assalto dei ProPal alla redazione del quotidiano La Stampa è stato l’ennesimo esempio concreto della violenza che nascondono alcune manifestazioni a sostegno di una causa importante come quella della Palestina o addirittura di Gaza. Su questo argomento è intervenuto anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha voluto condannare gli episodi ma soprattutto lanciare un messaggio alla sinistra nostrana colpevole di essere troppo accondiscendente rispetto ai proPal. Incalzato dal Corriere della Sera in una lunga intervista, il titolare della Difesa ha messo in guardia le opposizioni.
“Se non condanniamo queste azioni si innescano meccanismi che poi nessuno controlla. Se tu non prendi posizioni dure contro la violenza, se tu non rinneghi quell’atteggiamento che venga da destra, da sinistra, dal centro, da chiunque, e gli dai una sorta di giustificazione, inneschi dei meccanismi per cui qualcuno pensa che la violenza sia legittima”, ha esordito il ministro. Il riferimento è doppio. Il primo è a chi, da sinistra, ha sempre coccolato questi ragazzi per strumentalizzazione politica. Il secondo, ovviamente, è all’ultima irruzione subita da La Stampa di Torino. Venerdì scorso, infatti, pile di giornali e di libri sono state buttate giù dalle scrivanie dai manifestanti che sono entrati nella redazione del famoso giornale torinese tra slogan come “Giornalista terrorista, sei il primo della lista” e “Giornalista ti uccido”. I manifestanti hanno poi urlato “Free Palestine” e “Giornalisti complici dell’arresto in Cpr di Mohamed Shahin”, in riferimento a un imam di Torino per il quale nei giorni scorsi era stato emesso un decreto di espulsione.
Alla domanda se si riferisca o meno a Francesca Albanese, il ministro non intende puntare il dito contro nessuno in particolare.
“Io parlo a chi trova una giustificazione al fatto che fare del male a qualcun altro sia lecito e legittimo e così facendo lascia sedimentare questo germe, questo cancro che poi si diffonde. I gesti sbagliati devono essere condannati”, fa notare.