Milano Se lEuropa piange, lAmerica non ride: la Fed è costretta a scendere in campo a sostegno di un quadro economico ancora incerto. La banca centrale americana non tocca i tassi (che restano tra lo 0 e lo 0,25%) ed estende fino alla fine dellanno loperazione Twist che doveva concludersi alla fine di giugno, allungando la scadenza media dei titoli in portafoglio, per un totale di 267 miliardi di dollari. I governatori della banca centrale hanno rivisto al ribasso le stime di crescita Usa per il 2012 e il 2013, rispettivamente all1,9%-2,4% e al 2,2%-2,8%, e al rialzo quelle della disoccupazione, che alla fine del 2012 si attesterà all8-8,2% a fronte del 7,8-8% stimato in aprile. Troppo elevata, ammette lo stesso presidente della Fed, Ben Bernanke: «Siamo pronti a fare il necessario», dice, per poi confessare di essere stato «troppo ottimista nei mesi scorsi sulle prospettive di ripresa, per cui ora abbiamo dovuto modificare le nostre vedute e prendere contromisure adeguate». Bacchettata finale allEuropa: «È lelemento che più sta pesando sulleconomia americana - ha detto - e certamente i leader europei hanno ancora molto lavoro da fare».
Delusa Wall Street, che dopo lannuncio della Fed è scivolata in rosso, per poi ritornare in parità. Giornata positiva invece per le Borse europee, sullonda delle buone notizie provenienti dalla Grecia, dove il leader dei conservatori Antonis Samaras è stato nominato premier. Il nuovo governo - nato dallaccordo fra Nuova democrazia, i socialisti del Pasok e la sinistra democratica - dovrà provare a risollevare la disastrata economia greca, negoziando le misure di austerity con Ue e Fmi, e dovrà ridare credibilità al Paese agli occhi del mondo intero. Primo banco di prova, la riunione dellEurogruppo in programma oggi pomeriggio a Lussemburgo, dove a rappresentare Atene ci sarà il ministro delle Finanze ad interim Giorgos Zanias ma non Vassilis Rapanos, responsabile della Banca Nazionale di Grecia, futuro capo del dicastero.
Latmosfera dei mercati è stata comunque distesa, e ne hanno beneficiato anche gli spread: quello tra Btp e Bund a 10 anni è calato di oltre venti punti a quota 415. Un «raffreddamento» che, insieme allipotesi di utilizzo del fondo salvastati Efsf per acquistare titoli di stato dei Paesi deboli dellarea euro, ha dato sprint ai titoli bancari, regalando a Piazza Affari la maglia rosa fra le Borse europee, con il Ftse Mib in rialzo del 2,13%. Aria di ripresa anche a Madrid, dove il mercato non sembra temere più di tanto lasta dei titoli di Stato in programma oggi: il rendimento del Bonos ha chiuso al di sotto della soglia critica del 7%.
E tira un sospiro di sollievo anche linflessibile Angela Merkel, che si congratula con il neopremier Samaras: «Sarei felicissima - dice - di incontrarlo a Danzica», dove Grecia e Germania si fronteggeranno domani in quello che è stato già ribattezzato «il derby dello spread». La tribuna dello stadio potrebbe così trasformarsi in un vertice a due, in cui evidentemente la Cancelliera ripone grandi speranze, tanto da spingerla a un gesto per lei insolito: ha chiesto infatti a Mario Monti di anticipare lincontro quadrilaterale organizzato a Roma con il presidente francese Hollande e il primo ministro spagnolo Rajoy, per volare a Danzica in tempo per assistere alla partita. Richiesta accolta, naturalmente.
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