Balneari, ok alla proroga "in accordo con Ue". Slitta la riforma carburanti

Come confermato da Palazzo Chigi, la collaborazione tra Roma e Bruxelles ha consentito di trovare un punto di equilibrio. In caso di impedimenti nella gara slittamento al marzo 2028

Balneari, ok alla proroga "in accordo con Ue". Slitta la riforma carburanti
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Il Consiglio dei ministri ha un approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per la soluzione di procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dI Roma, all’interno del provvedimento anche le norme sui balneari. Secondo quanto previsto dal governo, le concessioni sono prorogate fino al settembre del 2027, ma in caso di ragioni oggettive che impediscono il completamento della procedura di gara possono essere ulteriormente rimandate al 31 marzo del 2028. Palazzo Chigi ha evidenziato che la collaborazione con Bruxelles ha permesso di individuare un punto di equilibrio “tra la necessità di aprire il mercato delle concessioni e l'opportunità di tutelare le legittime aspettative degli attuali concessionari, permettendo di concludere un'annosa e complessa questione di particolare rilievo per la nazione”.

La soluzione trovata dal governo sui balneari prevede nuove gare da bandire entro giugno 2027 e un indennizzo per i gestori uscenti che sarà pagato dai subentranti. L'indennizzo è "pari al valore degli investimenti effettuati e non ancora ammortizzati al termine della concessione, compresi gli investimenti effettuati in conseguenza di eventi calamitosi debitamente dichiarati dalle autorità competenti o in conseguenza di sopravvenuti obblighi di legge, al netto" di aiuti o sovvenzioni pubbliche, e "pari a quanto necessario per garantire al concessionario uscente un'equa remunerazione sugli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni". L’ammontare sarà calcolato in base a parametri definiti all’interno di un decreto del Mit da emanare entro il prossimo 31 marzo.

Per quanto concerne la durata della concessione, non dovrà essere inferiore ai cinque anni e non dovrà essere superiore ai vent’anni, pari al tempo necessario a garantire l'ammortamento e l'equa remunerazione degli investimenti previsti dal piano economico-finanziario dell'aggiudicatario. Tra le novità, è prevista l’assunzione di lavoratori impiegati nella precedente concessione e che ricevevano da tale attività la prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare.

Discorso diverso per la riforma carburanti.

A differenza di quanto previsto dall'odg, il Consiglio dei ministri non ha esaminato lo schema di disegno di legge su Disposizioni per la riforma del settore della distribuzione di carburanti e ristrutturazione della rete. A quanto si apprende, il provvedimento non è stato approvato per permettere ulteriori approfondimenti.

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