"Basta blocchi ai tir italiani". Salvini attacca l'Austria sul transito al Brennero

"Non è possibile che l'Austria in maniera unilaterale, inspiegabile e arrogante, blocchi il transito a imprenditori e camion Italiani in entrata e uscita alla faccia di qualsiasi normativa europea", sostiene il ministro dei Trasporti

"Basta blocchi ai tir italiani". Salvini attacca l'Austria sul transito al Brennero
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Matteo Salvini non vuole concedere tregua all'Austria rispetto a quello che sta succedendo ormai da mesi alla frontiera del Brennero. "Non è possibile che Italia e Austria lavorino insieme per il tunnel ferroviario e l'Austria in maniera unilaterale, inspiegabile e arrogante, alla faccia di qualsiasi normativa europea, blocchi il transito a imprenditori e camion Italiani in entrata e uscita", sostiene il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti in occasione della cerimonia di Expo Ferroviaria, alla Fiera di Milano Rho. Lo stesso vicepresidente del Consiglio annuncia poi che si recherà personalmente al Brennero lunedì 9 ottobre per potere valutare l'intera questione, che ormai ha assunto un peso tutto internazionale.

Ormai, infatti, attraversare l'Austria per raggiungere la Germania è diventato pressoché impossibile per i tir e altri mezzi pesanti che si mettono in coda sull'autostrada al passo del Brennero. Tutto questo avviene a causa delle limitazioni che sono state imposte dal governo austriaco, che ha adottato politiche sempre più restrittive nei confronti dei camion che utilizzano il tratto autostradale del Brennero soltanto per attraversare la regione del Tirolo, senza fermarsi. Per lo stato governato da Karl Nehammer il passaggio di questi camion è un problema soprattutto per l'inquinamento che produce. E, nonostante dal Brennero passino anche moltissime automobili, i divieti riguardano quasi esclusivamente i mezzi pesanti.

Il tratto austriaco, che è lungo poco più di cento chilometri, è di fondamentale importanza per gli scambi commerciali tra Italia e Germania: va dal passo del Brennero, in Trentino-Alto Adige, alla città di Kufstein, al confine tra l'Austria e la Germania. Da qua passano circa 2,4 milioni di camion ogni anno e oltre 50 milioni di tonnellate di merci, le quali costituiscono circa il 70% dei flussi commerciali tra l'Italia e gli altri Paesi dell'Unione Europea. Da tempo l'Italia e la Germania chiedono di intervenire per garantire la libera circolazione delle merci. Salvini è intervenuto più volte per invitare la Commissione Europea a intervenire per ripristinare "la piena libertà di circolazione" tra l'Italia e l'Austria. E anche il ministro dei Trasporti tedesco, Volker Wissing, ha sollecitato un intervento urgente: "La situazione al Brennero è drammatica, abbiamo code di 50 chilometri in Baviera e, senza una soluzione, saranno ancora più lunghe nelle aree confinanti: dobbiamo evitarlo".

Finora non ci sono stati risultati sul fronte europeo. Anzi: l'Austria ha di nuovo confermato le limitazioni. Matteo Salvini ha recentemente annunciato in Parlamento che il governo farà ricorso alla Corte di Giustizia europea. "Non si può pontificare a spese dell'Italia, cercando accoglienza e integrazione a Lampedusa, blindando il confine del Brennero", aveva dichiarato in quella circostanza.

Una frase che poi farà il paio con quella rivolta in questi ultimissimi giorni a Berlino per il fatto di non volere più ricevere rifugiati all'interno del proprio territorio anche se, allo stesso tempo, finanzia le Ong che operano nel Mediterraneo. Se l'Europa c'è, ora dovrà necessariamente battere un colpo su questi versanti.

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