Bersani elemosina l'aiutino di Albertini

Bersani elemosina l'aiutino di Albertini

MilanoLa Lombardia è sempre più determinante nello scenario nazionale. E Pier Luigi Bersani, fino a poche settimane fa convinto di poter vincere le elezioni, mostra chiari segnali di inquietudine. Il segretario del Pd attacca il Cavaliere con dichiarazioni forti, per non dire offensive: «Speriamo che Dio abbia perso lo stampino di Berlusconi». E chiede a Monti di spingere su Gabriele Albertini perché si ritiri dalla corsa alla presidenza della Regione Lombardia. Obiettivo: cercare di far vincere Umberto Ambrosoli, che i sondaggi danno in coda a Roberto Maroni. La corsa lombarda è a tre: Maroni è l'uomo di Pdl e Lega, Ambrosoli è sostenuto dalla sinistra, Albertini da una lista civica montiana.
Ma in Lombardia si gioca una partita che va ben oltre la Regione. I risultati delle Politiche saranno determinanti per la composizione del Parlamento, soprattutto del Senato. La Lombardia manda a Palazzo Madama quarantanove senatori, sufficienti a spostare l'asse della vittoria elettorale. E l'effetto trascinamento della Regione può condizionare anche la scelta per le Politiche. Senza contare che ovviamente, dopo la vittoria di Giuliano Pisapia a Milano nel 2011, la sinistra coltiva la speranza di potersi insediare anche a Palazzo Lombardia, il grattacielo che è la nuova sede della giunta regionale.
Bersani vede possibilità di vittoria solo per Maroni o per Ambrosoli. E fa sapere che servirebbe «una riflessione seria» per convincere Gabriele Albertini a farsi da parte. «Finché ci si punzecchia - dice a Mario Monti - sta tutto dentro la logica della campagna elettorale, ma poi si ha la sostanza. Non è una banalità guardare in faccia il rischio che Berlusconi e la Lega tengano ancora il comando in Lombardia. È una cosa seria». Come dire che le schermaglie in vista del voto sono solo apparenza dietro un'intesa nascosta e già siglata per tagliare la strada al centrodestra.
Roberto Maroni, il candidato di Pdl e Lega, sceglie Twitter per replicare: «Bersani chiede a Monti l'inciucio in Lombardia per farmi perdere. Dopo lo scandalo Mps, vogliono mettere le mani anche sulle banche lombarde?». L'ex ministro è convinto che l'obiettivo del segretario del Pd sia espugnare la Regione per avere una leva finanziaria da muovere potente come quella lombarda. E anche lui è certo che dietro le parole di Bersani si nasconda in modo neanche troppo velato un'intesa tra Mario Monti e il Pd. L'uscita del segretario del Pd diventa un caso che va oltre i confini regionali.

E anche il segretario del Pdl, Angelino Alfano, è persuaso che il segretario del Pd abbia di fatto rivelato ciò che ha più volte tentato di nascondere: «Giocano al gatto e alla volpe. Tutto ciò che si sta verificando adesso è solo preparatorio di un eventuale accordo per il dopo, che serve per aumentare le tasse». E Albertini? Per il momento ha detto no.

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