Politica

Bertinotti: "Con Renzi la sinistra non esiste più..."

Per l'ex segretario di Rifondazione comunista, il neopremier è "un Blair italiano e ha archiviato la sinistra del '900"

Bertinotti: "Con Renzi la sinistra non esiste più..."

“Già il fatto che ci si chieda se il programma di Renzi è di sinistra significa che non c’è più una cosa che si chiamava sinistra. Non si compia l’errore di dire che Renzi è uguale a Letta o Monti. Renzi pone una sfida nuova. E di fronte a questo, o hai un armamentario critico di politica economica oppure non esisti. E infatti la sinistra non esiste, mi pare.. Renzi fa come ha fatto Blair dopo la Thatcher… Mette in campo la prima proposta italiana di social-liberismo, che però non risponde alla questione della disoccupazione e della precarietà. Porta il post-moderno in politica. Si muove come un surfista, in economia come in politica, sta sull’onda. Stravince, è egemone perché nel centrosinistra non c’è alternativa a lui, non c’è un’alternativa di politica economica… Pensa come il senso comune. Anzi è la personificazione del senso comune”. Fausto Bertinotti, in una intervista all'Huffington Post, psicanalizza la figura del nuovo premier e quella della sinistra italiana.

Per l'ex segretario di Rifondazione, "l’operazione di Renzi merita molta attenzione. E bisogna evitare di compiere l’errore di dire: ma è la solita cosa, non ci sono differenze rispetto al passato... Dire questo è speculare al dire che Renzi è di sinistra. Però prima vorrei soffermarmi sulla comunicazione di Renzi. Quel tipo di comunicazione è un elemento costitutivo del fenomeno Renzi. Non è trascurabile, non è un orpello. Inoltre, Renzi determina uno slittamento ulteriore verso una politica neoautoritaria, che abbiamo già visto all’opera con lo svuotamento del Parlamento in nome della governabilità e del governo in nome della Troika. Lui ci aggiunge un altro tocco. E cioè che al governo non è richiesto che faccia disegni di legge o decreti, ma che faccia annunci. Il che però non è meno importante, ma è un modo attraverso il quale l’intero processo legislativo viene vanificato. E’ un nuovo metodo, più simile ad una modalità di partito che alla gestione di un governo. È un fenomeno postmoderno.

Possiamo dire che Renzi porta completamente il postmoderno sulla scia della politica e chiude non solo con la storia della sinistra del 900 ma anche con il moderno della politica democratica rappresentata dalla centralità del Parlamento".

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