"Bestialità". È bufera dopo l'ennesimo stupro a Milano

La Lega ha denunciato l’emergenza sicurezza che attanaglia Milano. Tranchant Silvia Sardone: “Non è più una città per noi”

"Bestialità". È bufera dopo l'ennesimo stupro a Milano

È grande la rabbia per l’ennesimo episodio di violenza registrato alla Stazione Centrale di Milano. Venerdì mattina una donna è stata picchiata e stuprata in ascensore da un ventiseienne di origine marocchina, irregolare e senza fissa dimora. Un orrore stigmatizzato senza mezzi termini dal ministro Matteo Salvini: “Non ci sono parole di fronte a questa bestialità”, le sue parole su Instagram.

Gli inquirenti riferiscono di difficoltà a identificare lo stupratore perché vive in stazione e ha molti “alias”, un caso che certifica ancora una volta l’emergenza sicurezza in cui versa Milano. Il segretario federale della Lega è netto:“Spero che i magistrati applichino la massima durezza, mentre siamo impegnati a potenziare vigilanza e organici delle Forze dell’Ordine”. Salvini ha aggiunto sul punto: “Confido che anche a sinistra, in Italia e in Europa, smettano di ostacolare - con argomentazioni ipocrite - gli sforzi del Governo italiano contro l’immigrazione clandestina”.

Tanti i commenti di sdegno per il dramma patito dalla 36enne vittima della furia dell’extracomunitario. Forte il biasimo dell’europarlamentare e consigliere comunale leghista Silvia Sardone:“Questa mattina all'alba una giovane ragazza è stata aggredita e violentata in un ascensore della stazione Centrale da un marocchino senza fissa dimora. Mancava solo lo stupro alla collezione di nefandezze che vengono perpetrate giorno e notte tra piazza Duca d'Aosta e aree limitrofe. Spaccio, risse, accoltellamenti, aggressioni ai militari, furti, borseggi: ora anche una violenza sessuale, la punta dell'iceberg del degrado nel principale scalo ferroviario di Milano”.

La Sardone ha sottolineato che quello che dovrebbe essere il biglietto da visita per i turisti che arrivano a Milano, in realtà è una zona franca popolata da stranieri accolti dalla sinistra e poi abbandonati ai margini. La leghista ha evidenziato: “La mia solidarietà alla vittima, con l'augurio che possa riprendersi presto, e il mio ringraziamento alla Polfer che ha subito rintracciato il balordo”. La chiosa è amara: “Da donna lo dico molto chiaramente: a causa del buonismo e del lassismo della sinistra Milano non è più una città per noi”. Che cos’altro deve accadere? Questa è la domanda che tanti cittadini si stanno ponendo sui social network in queste ore, ma difficilmente arriverà una risposta: l’amministrazione di sinistra guidata da Sala è sempre per il religioso silenzio.

"La violenza sessuale avvenuta all'alba di giovedì è l'ennesimo gravissimo episodio che dimostra la pericolosità della Stazione Centrale, diventata ormai terra di nessuno e di illegalità", l'intervento dell'assessore Romano La Russa. Il titolare della Sicurezza di Regione Lombardia ha puntato il dito contro la sinistra milanese dell'accoglienza indiscriminata e senza regole: "È evidente che serva un contingente maggiore di forze dell'ordine a presidiare la Stazione, tutte le istituzioni devono fare la propria parte.

Al prossimo Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica si discuta prioritariamente della sicurezza in Stazione Centrale e si inviti il Comune di Milano a impiegare la polizia locale per i controlli".

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