Il Bestiario

Il Bestiario, il Sindachino

Il Sindachino è un leggendario animale che con la scusa di salvare l’ambiente distrugge le città

Il Bestiario, il Sindachino

Il Sindachino è un leggendario animale che con la scusa di salvare l’ambiente distrugge le città.

Il Sindachino è rappresentato nelle antiche pitture rupestri lombarde come un essere col viso equino che indossa calzini arcobaleno e che dice frasi a caso tipo “Milano non si ferma”, quando sta per arrivare una pandemia mondiale senza precedenti, o che si vanta di essere artefice dell’Expo che in realtà è opera del centro-destra che l’ha preceduto. Insomma il Sindachino risulta simpatico come il compagno di classe che si vantava di aver preso un voto più alto avendo copiato la verifica.

Il Sindachino, nella sua visione ambientalista perversa della città, non si accontenta di chiudere il centro storico al traffico, ma blinda l’intera metropoli fino ai confini periferici a praticamente tutti mezzi con la scusa di dare un duro colpo all’inquinamento. Oltre al fatto che anche i bambini di sette anni e mezzo sanno che ad inquinare non sono le auto ma il riscaldamento e le industrie, l’operazione è solo l’ennesima trappola da multe per spillare più soldi al cittadino. Ma il Sindachino se ne frega perché lui è stato votato dagli inquilini di Piazza Duomo che vanno a fare la spesa in elicottero e non si curano delle migliaia di plebei che ogni giorno migrano per andare al lavoro nella città che una volta era da bere.

I sindaci di tutto il mondo, una volta fatta la scelta di chiudere al traffico, cercano di potenziare il trasposto pubblico per un meccanismo logico che non va neanche spiegato. Invece il vostro mitico Sindachino aumenta i prezzi di tram, autobus, filobus e metrò senza nascondere il principio razziale per il quale i cittadini in difficoltà economica farebbero bene a stare fuori dalla città. Intanto, in Stazione Centrale, centinaia di migranti irregolari si spaccano le bottiglie in testa, ma la sicurezza non è una priorità in quanto, per il Sindachino, è meglio morire tagliati da un vetro piuttosto che a causa delle polveri sottili.

Ma il Sindachino è anche lungimirante come una vecchia talpa morta. Nel 2024 il limite della velocità delle auto sarà di 30 (trenta) chilometri orari per salvaguardare, così ci ha detto, la vita di pedoni, ciclisti e monopattinisti. L’errore è che il Sindachino non ha calcolato quanti automobilisti saranno trovati esamini o senza vita all’interno dei loro veicoli nel tentativo di raggiungere disperatamente il luogo di lavoro.

Insomma peggio del Sindachino c’è solo chi l’ha votato.

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