Politica

Blitz della Finanza in consiglio regionale: l'Emilia rossa tremaIL CINGHIALONE PAGA PER TUTTI

segue a pagina 5

Servizi da pagina 4 a pagina 6

Tanto per cambiare, galera. Però per uno solo che, possibilmente, paghi per tutti. Stavolta la parte del Cinghialone espiatorio tocca a Franco Fiorito, che ha il fisico adatto: un omaccione cui non mancano neanche i peli sul faccione per interpretare l'animalesco ruolo. Non abbiamo avuto la sfortuna di conoscerlo personalmente, però lo abbiamo visto e udito in vari programmi televisivi, e riconosciamo come egli abbia prestato il fianco alle fucilate con cui è stato abbattuto e trascinato in carcere.
Il tipo è uno che parla e straparla. Per difendersi dalle accuse di sperpero di denaro pubblico ha rovesciato nei microfoni quintali di chiacchiere inconcludenti, frasi contorte pronunciate con sicumera, discorsi confusi dai toni stentorei. Poveraccio. Qualsiasi cinghialone in procinto di essere catturato e trasformato in salamelle agisce così: si agita disperato. Non pensa a ciò che dice e a cosa fa, però non si rassegna e combatte senza rendersi conto di essere stato incastrato.
Fiorito è in cella, non ancora frigorifera ma pur sempre cella. Ce lo hanno portato con una motivazione che a noi sembra insufficiente: peculato. E il peculato non prevede il gabbio, per quel che ne sappiamo. Vabbè, queste sono sottigliezze. Quando è scritto è scritto: un modo per mandarti dentro si trova sempre. Se poi, oltre al peculato, ammesso che ci sia, aggiungi l'inquinamento delle prove e la truffa, il quadro è completo. Ora Er Batman è a Regina Coeli, e qui di ostriche ne mangerà poche, mentre i suoi compagni di merende, pranzi e cene se la godono a piede libero e a mandibole sciolte.
Questo è un classico. Ma fa comunque impressione. Alla Regione Lazio è successo un fatto strano. Il denaro a disposizione dei gruppi di partito (...)

(...) era salito, sotto il governatorato di Renata Polverini, da 2 milioni di euro l'anno a 14 milioni (lei dice 12; milione più, milione meno, che volete che sia?). L'aumento della dotazione era stato approvato all'unanimità, neanche un voto contrario. Segno che avere più soldi da spendere piaceva a tutti. Quanti di questi quattrini sarebbero - secondo gli accertamenti svolti - finiti nelle saccocce di Fiorito? Uno e rotti. Appena? E il resto chi se l'è preso? Chi lo ha dissipato? Inutile rivolgere domande così imbarazzanti a consiglieri e assessori.
Volendo essere irriverenti verso gli autorevoli rappresentanti del popolo in Regione, è lecito sospettare che i soldi pubblici di cui discutiamo siano stati equamente divisi tra i partiti e, quindi, sputtanati alla maniera di Er Batman. Infatti, se da 14 milioni ne togli uno divorato da costui per le proprie esigenze gastriche, ne mancano poco meno di 13. Chi li ha incamerati?
Renata Polverini lo ignora. E si giustifica: il Consiglio regionale è autonomo rispetto alla giunta e deve giustificarsi senza coinvolgere me. Ciò non convince, perché se in casa tua si canta e si balla e si gozzoviglia, è improbabile che non ti sia accorta di nulla. Transeat. Che dicono i presunti mangiatori? Zero. Sono felici che Fiorito sia stato arrestato. Si illudono che lui, e solo lui, paghi. Sperano di farla franca. Grave errore. La giustizia è lenta, ma arriva. Tardi ma arriva. Che Dio gliela mandi cattiva.

di Vittorio Feltri

Commenti