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Bonaccini contro la Liguria, ira Fdi: "Accuse vili". Caos sulla Ocean Viking

Il governatore dell’Emilia Romagna ha dato al governo la responsabilità politica nell’indicare come porto sicuro Ravenna anziché La Spezia. Il partito del premier Meloni in tackle: “Velate allusioni al limite della calunnia”

Il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini
Il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini

Mancano due giorni all’arrivo nel porto di Ravenna della nave Ocean Viking della Ong Sos Méditerranée, con a bordo 113 migranti. Ma il porto indicato dalle autorità italiane ha sollevato le solite polemiche: l’organizzazione no profit s’è detta preoccupata per eventuali imbarcazioni in difficoltà – “siamo l’unica nave Ong operativa in mare” – mentre dalla Regione Emilia Romagna non mancano gli attacchi all'esecutivo. Nonostante la decantata accoglienza a braccia aperte, il presidente Stefano Bonaccini ha colto la palla al balzo per stigmatizzare la scelta di Ravenna come porto sicuro anziché La Spezia.

L’attacco di Bonaccini

"Indipendentemente da quali siano i partiti al governo, noi pensiamo che sia un dovere salvare ogni vita al mare”, così Bonaccini ha esordito in conferenza stampa a Roma. Il governatore dell’Emilia Romagna ha ribadito la disponibilità ad accogliere e collocare qualsiasi persona, ma allo stesso tempo ha lanciato una stilettata contro il governo.

“Com'è possibile che una nave che arriva in Liguria debba circumnavigare la Penisola?”, la domanda di un Bonaccini già in campagna elettorale per la poltrona di segretario del Pd:“Mi auguro che non ci sia come ragione il fatto che portarla in una regione di centrosinistra non mette in difficoltà le regioni di centrodestra”.

La replica di Fratelli d’Italia

Solite accuse strumentali, nulla di nuovo nel mondo della sinistra. In vista del testa a testa con Elly Schlein per il dopo-Letta, Bonaccini ha scelto la carta dell’immigrazione per porsi come primo avversario del Centrodestra e di Giorgia Meloni. Ma gli attacchi del dem non sono passati inosservati in casa Fratelli d’Italia. Quelle proferite da Bonaccini sono “parole ingiuriose che colpiscono per la loro viltà nei confronti di una regione che ha sempre fatto la sua parte in termini di accoglienza, ma soprattutto contro il Governo confermando l’atteggiamento di opposizione più ideologico che nel merito. Il tutto senza una prova, ma solo con velate allusioni al limite della calunnia”, il primo commento dei deputati liguri di FdI.

Il commissario regionale di FdI Matteo Rosso e Maria Grazia Frijia hanno sottolineato come l’accoglienza della sinistra sia fatta “a denti stretti, di facciata, per cui da bravi paladini del pensiero NIMBY, non nel mio giardino, arrivano al punto di seminare ed istigare dubbi su un tema così delicato con una tesi alquanto bizzarra che è anche facilmente smontabile visto che prima dell’Emilia Romagna c’è la Toscana anch’essa governata da una giunta di centrosinistra”. Una replica tagliente, che termina con la richiesta di scuse formali alla Liguria, ai liguri e al governo per le “parole tanto ingiuriose quanto false”.

Clima rovente.

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