Silvio Berlusconi lavora per un nuovo centrodestra, unito e moderato. Non più un Pdl, ma un nuovo partito, in grado di rinnovare la politica: servono facce nuove, imprenditori, semplici cittadini che abbiano voglia di impegnarsi in Parlamento. E per far questo le scaramucce tra ex di Forza Italia e ex di An non sono certo d'aiuto.
Ecco perché, come ribadisce il suo portavoce Paolo Bonaiuti, il Cavaliere "continua a lavorare per il rilancio e per l’unità del Movimento, consapevole dell’impegno, dell’amicizia e della lealtà manifestati da tutte le componenti del Popolo della Libertà". Tutti insieme per dare all'Italia una destra nuova, dunque: "Molta insistenza è dedicata, in particolare, ad una ipotetica e più volte smentita scissione tra ex AN e ex Forza Italia", aggiunge Bonaiuti, "Una scissione che, secondo questi fantasiosi racconti, sarebbe addirittura auspicata dal Presidente Berlusconi. Niente di più falso".
E, secondo quanto riportato da Repubblica, Berlusconi, pur di raggiungere questo obiettivo, sarebbe pronto a sacrificarsi, a fare un passo indietro. Questo spiegherebbe anche tutte le riserve, non ancora sciolte, del Cavaliere sulla sua possibile candidatura.
Lo conferma anche Roberto Formigoni: "L’ho trovato intento ad analizzare i vari scenari possibili, pronto a fare un passo indietro se si potesse dare vita a un rassemblement di moderati con una personalità diversa da lui e anche diversa dal Pdl che accetti di guidare quest’area, e pronto a giudicare il suo ritorno o non ritorno soltanto sulla base dell’utilità del Paese". Basta personalismi, insomma. Avanti con una formazione di stampo europeo dove la linea politica non dipenda dal volto del suo leader.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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