Roma - Alla vigilia del voto Giorgia Meloni (capolista in tutte le circoscrizioni per Fratelli d'Italia - Alleanza nazionale) ha le idee ben chiare su cosa farne di questa Ue.
Il vostro slogan è «Vota italiano» e lei ha più volte ripetuto «meglio populisti che servi». Qual è, insomma, la sua politica europea?
«Ci siamo accorti, sulla nostra pelle, che non esiste una politica europea. L'euro si è rivelato una trappola. Ha favorito solo la Germania. Quindi andremo a Strasburgo animati dalle stesse ambizioni che hanno animato fin qui la politica europea della Merkel. Faremo come lei: difenderemo i nostri interessi».
I vostri antagonisti dicono che uscire dall'euro - cosa che voi auspicate - è un salto nel vuoto.
«Quando l'euro è entrato in vigore costava 60 centesimi di dollaro. Ora per un euro serve un dollaro e 40, sfavorendo la nostra economia che punta molto sull'export. Dati oggettivi confermano che sono cresciute solo le nazioni fuori dalla zona euro, a eccezione guarda caso della Germania. Abbiamo già pronta una risoluzione per un'uscita concordata e graduale».
Oltre a una politica finanziaria concentrata sul rigore, cosa imputa a Strasburgo?
«La furba miopia sulla questione dell'immigrazione clandestina. Il patto di Dublino (sottoscritto per noi dall'attuale ministro dell'Interno) dice che i richiedenti asilo che approdano in un Paese europeo non possano entrare negli altri 27 Paesi. Ovvio che la posizione della nostra penisola ci penalizza».
E una soluzione in tal senso?
«Inizino a pagare per l'ospitalità che garantiamo. Ogni immigrato ci costa 900 euro al mese. Quasi il doppio di una pensione sociale. Se la Ue almeno fosse disposta a sostenere queste spese potremmo anche tenerli. Altrimenti va cambiato subito questo patto iniquo».
Crede che gli scandali dell'Expo influenzeranno il voto ?
«Certamente. Gli elettori puniranno chi ha scelto le persone finite sotto inchiesta. D'altronde la politica delle larghe intese finisce sempre per indebolire le maglie del reciproco controllo. Ed è proprio la grande alleanza che sarà punita domenica. Però dalle urne uscirà pure un monito per il governo Renzi».
In che senso?
«Mi riferisco alla faccenda degli 80 euro.
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