Da recenti studi statunitensi arriva la curiosa prospettiva del lavoro fino al 2030: per prima cosa aumenterà di gran lunga la richiesta di camerieri, barman, cuochi, camionisti (a causa dell'aumento delle vendite tramite internet) e infermieri. Con molta probabilità a oltre il 60% di loro verrà richiesta una laurea. Sembra assurdo? Se guardiamo la situazione di oggi oltre il 30% delle massaggiatrici sono laureate, idem per quasi il 20% dei barman e per quasi il 30% delle modelle. Causa un diffuso aumento di media di vita della popolazione, una delle figure lavorative più richieste del futuro sarà il consulente per il benessere degli anziani. Probabilmente servirà la laurea in medicina, o in farmacia o in psichiatria a causa dei tanti laureati da inserire nel mondo lavorativo. Secondo accreditati studi britannici ci sarà un boom di richieste per gli avvocati virtuali (ossia avvocati specializzati su dispute virtuali) e in particolare saranno sempre più frequenti le aperture di studi legali e di consulenza sul web.
Figure professionali completamente nuove saranno invece «l'organizzatore di caos virtuale», ossia l'incaricato a mettere ordine alla gestione web di una persona e il nano-medico, cioè un dottore specializzato nello sviluppo di tecnologie e dispostivi da applicare alla medicina comune. Merita particolare attenzione il ruolo che si ritaglierà l'eticista della nuova scienza. A causa del progressivo evolversi della scienza che andrà sempre più ad intaccare quella che è l'etica dell'individuo (vedere la clonazione, la nanotecnologia ecc.
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